Bruxelles – A gennaio 2025 il tasso destagionalizzato di disoccupazione nell’eurozona si è attestato al 6,2 per cento (5,8 per cento nell’intera Unione europea), mantenendosi stabile rispetto a dicembre 2024, ma in lieve calo rispetto al 6,5 per cento registrato a gennaio 2024 (6,1 per cento nell’Ue). Lo stesso trend è stato seguito dal tasso di disoccupazione italiano, che dal 7,1 per cento del gennaio 2024 è sceso a 6,4 per cento a dicembre per poi stabilizzarsi al 6,3 per cento a gennaio 2025.
Lo fanno sapere i dati pubblicati da Eurostat questa mattina (4 marzo), che stima che a gennaio gli europei senza impiego siano diminuiti di 510,000 unità, di cui 194,000 in Italia, rispetto ad un anno fa.
Nonostante l’effettivo calo della disoccupazione italiana, superiore di appena mezzo punto percentuale rispetto alla media Ue, la nostra Penisola si ritrova ancora tra i peggiori performers europei in ambito occupazionale. Il tasso di disoccupazione giovanile (fascia 15-24 anni) flette al 18,7 per cento (0,3 per cento in meno rispetto a dicembre 2024), tuttavia resta l’ottavo più alto dell’Unione, la cui media è stabile al 14,6 per cento. Istat comunica che la fascia dei 25-34enni italiani disoccupati ha registrato nel primo mese del 2025 un aumento, mentre se si guarda al tasso di disoccupazione aggiustato per il genere, il nostro Paese vede una lieve diminuzione della disoccupazione maschile, che dal 5,7 per cento di dicembre 2024 scende a 5,6 per cento a gennaio 2025 (sesto posto nell’Ue).
Il dato che fa meno onore all’Italia è tuttavia il tasso di disoccupazione femminile, che resta invariato rispetto all’ultimo mese dello scorso anno ad un 7,3 per cento, il terzo più alto in Europa (inferiore soltanto a quello di Grecia e Spagna) e distante dal 6,0 per cento della media Ue.