Bruxelles – L’Europrogettazione è cambiata, si è evoluta, e anche molto. Se confrontiamo i manuali europei di dieci o quindici anni fa con quelli odierni, è evidente che siamo ormai in un’epoca completamente diversa. L’introduzione dell’intelligenza artificiale, unita ai cambiamenti nei tempi, nelle modalità e nelle priorità, ha trasformato profondamente il modo di concepire e realizzare progetti europei. A raccontare questa trasformazione è Matteo Lazzarini, professionista di spicco nel settore degli affari europei con una carriera trentennale a Bruxelles, nel suo nuovo libro “Europrogettazione 5.0: Scrivere un progetto europeo con l’Intelligenza Artificiale“. Si tratta della prima guida in lingua italiana su questo tema, particolarmente utile per enti, imprese e associazioni italiane che desiderano sfruttare al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti europei, ma che potrebbero essere ostacolati dalla complessità delle procedure e dalla necessità di acquisire nuove competenze sull’IA.
Il volume propone un’analisi comparativa di sei piattaforme di intelligenza artificiale utilizzate per la scrittura di progetti europei, tra cui ChatGPT, Gemini, Copilot, Claude, Perplexity e Notebook LM, con test aggiuntivi su DeepSeek. Ogni piattaforma viene esaminata in dettaglio, esplorando le sue funzionalità, i punti di forza e le limitazioni nel contesto della progettazione europea. Il libro include anche una valutazione comparativa dei progetti generati tramite IA, analizzati secondo criteri specifici, come la qualità dei contenuti, la composizione del partenariato, la strategia di comunicazione e la definizione del budget. Inoltre, per supportare concretamente la scrittura dei progetti, il volume offre una raccolta di 56 prompt pronti all’uso, in italiano e in inglese, per facilitare la redazione di proposte progettuali con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Il libro adotta la prospettiva di un utilizzatore, anziché di un esperto di intelligenza artificiale, e si propone come una guida pratica per esplorare e sfruttare queste nuove tecnologie nell’europrogettazione. “Acquisire competenze sull’applicazione dell’IA nella stesura di progetti europei è ormai indispensabile e non più rimandabile – spiega Lazzarini -. Allo stesso tempo, è fondamentale sviluppare un approccio critico nel dialogo con l’IA, valutando con attenzione i contenuti generati per mantenere sempre il controllo creativo sulle proprie proposte”.