dall’inviato a Strasburgo – Ripensare l’Europa e il suo funzionamento. Il prossimo bilancio pluriennale (Mff 2028-2034) è già un grattacapo. La Commissione europea non svela ancora le carte, ma ne presenta alcune, preparatorie, delle linee guida per quello che verrà. La comunicazione sul budget presentata dal commissario per l’Economia, Valdis Dombrovskis, a margine dei lavori dell’Aula del Parlamento europeo, è un’indicazione politica per gli Stati membri, perché sono i governi nazionali a dover indicare intenzioni e voglie di contribuire. Con risorse proprie, innanzitutto.
“Un ampio accordo su ‘cosa’ finanziare, ovvero sulle esigenze di investimento per i prossimi anni, è un prerequisito fondamentale per concordare su ‘come’ finanziarlo“, recita la comunicazione della Commissione. E’ un invito a stabilire innanzitutto l’ordine delle priorità. L’esecutivo comunitario inizia a fare una lista, un insieme di quelle che rappresentano sfide nuove e sfide rinnovate. La difesa, il sostegno all’Ucraina, l’allargamento che presto o tardi si farà, anche in virtù di un’accelerazione del processo di adesione, l’emergenza climatica con i fenomeni meteorologici estremi. Ancora, la sicurezza alimentare e i richiedenti asilo. Più i programmi tradizionali quali agricoltura, coesione e ricerca. Troppo, per ragionare in modo normale.
“E’ chiaro che nei prossimi anni dovremo affrontare sfide importanti”, sottolinea Dombrovskis. Trovare la formula giusta per il funzionamento dell’Ue senza compromettere ambizione ed efficacia “sarà quindi un compito impegnativo“. Perché, e viene messo nero su bianco nella comunicazione, “l’Europa deve far quadrare il cerchio: non può esserci un bilancio Ue adatto alle nostre ambizioni e in particolare garantire il rimborso di NextGenerationEU e, allo stesso tempo, contributi finanziari nazionali stabili senza introdurre nuove risorse proprie“, avverte il documento prodotto dall’esecutivo comunitario. Tradotto: “Bisogna fare delle scelte”. Vuol dire anche dotare la Commissione europea di strumenti finanziari tutti da cercare, e da trovare in fretta. “Auspichiamo che i legislatori facciano progressi”, insiste Dombrovskis, in un chiaro invito a Consiglio e Parlamento Ue.
In questo lavorio politico e tecnico è previsto anche un panel di cittadini, che riunirà 150 europei per discutere e formulare raccomandazioni concrete per il prossimo bilancio dell’Ue. Questo forum sarà accompagnato da una piattaforma online che offrirà a tutti l’opportunità di partecipare al dibattito. “Inoltre, il commissario per il Bilancio, Piotr Serafin, compirà un tour dell’Unione europea per tutto il 2025 per condurre consultazioni individuali con le autorità degli Stati membri, le parti interessate regionali e i beneficiari del bilancio dell’Ue” spiegano dalla Commissione.