Bruxelles – Una delle chiavi di volta per una transizione sostenibile dell’Unione europea è l’energia elettrica, con l’elettrificazione diretta che resta “l’opzione più efficiente” dal punto di vista energetico ed economica per i processi industriali al di sotto dei 500 °C e tuttavia ferma, ad un tasso del 33 per cento. Eurelectric, l’associazione che rappresenta l’industria elettrica europea, invita l’Ue ad un cambio di passo proponendo di istituire una Banca per l’elettrificazione nell’ambito del prossimo Piano d’azione per l’elettrificazione e coordinata con il Clean Industrial Deal, la strategia che dovrà mettere a punto e presentare il commissario per l’Energia, Dan Jorgensen, entro fine febbraio.
Studi suggeriscono che il tasso di elettrificazione potrebbe raggiungere il 90 per cento entro il 2035 con le tecnologie disponibili. Per promuovere l’elettrificazione industriale si chiede all’esecutivo comunitario di creare la speciale Banca per l’elettrificazione, così da centralizzare competenze, opzioni di finanziamento e strumenti di riduzione del rischio in un unico sportello gestito dalla Commissione col sostegno della Banca europea per gli investimenti (Bei) e dagli Stati membri. Questo speciale istituto dovrebbe fornire una compensazione per le spese in conto capitale critiche (Capex), nonché un supporto condizionale per le spese operative (Opex) durante il periodo di transizione delle industrie.