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    Home » Economia » Volkswagen, Francia chiede inchiesta Ue. Bruxelles: “Andremo fino in fondo”

    Volkswagen, Francia chiede inchiesta Ue. Bruxelles: “Andremo fino in fondo”

    La Commissione assicura che sta prendendo la questione molto seriamente e chiede alle imprese di rispettare scrupolosamente i limiti sulle emissioni

    Perla Ressese di Perla Ressese
    22 Settembre 2015
    in Economia
    volkswagen

    Bruxelles – Non solo andare a fondo dello specifico caso Volkswagen, ma aprire un’indagine europea su tutti i costruttori di auto per verificare se ci siano altre irregolarità. A chiederlo è il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin dopo che le autorità Usa hanno accusato la casa automobilistica tedesca di aver falsificato i dati sulle emissioni inquinanti prospettando la possibilità di una multa fino a 18 miliardi di dollari. “Serve un’inchiesta europea su tutti i costruttori, compresi quelli francesi per rassicurare i cittadini”, ha sottolineato Sapin intervistato da Radio Europe1. “Mi sembra necessario”, ha detto il ministro, secondo cui un’indagine va condotta “a livello europeo”.

    Bruxelles sta “prendendo la cosa molto sul serio e vuole andare a fondo della questione”, assicurano dalla Commissione europea, ma “è prematuro dire se sia necessaria qualsiasi misura di sorveglianza specifica anche in Europa e se i veicolo Volkswagen venduti in Europa abbiano lo stesso difetto”. In ogni caso la Commissione è già “in contatto con Volkswagen, e l’Agenzia Usa per l’ambiente”, fa sapere la portavoce della Commissione per il Mercato interno, Lucia Caudet, anche per verificare il ritiro dei veicoli non conformi. L’esecutivo comunitario sottolinea che è necessario “avere la certezza che l’industria rispetti scrupolosamente i limiti sulle emissioni delle auto” e ricorda che proprio a questo scopo la Commissione “ha lavorato intensamente per introdurre nuove procedure con cui testare il rispetto dei limiti delle emissioni dei veicoli”. In particolare la Commissione si è adoperata per sviluppare procedure sulle emissioni reali alla guida, (Real Drive Emission) che sostituiranno gli attuali test di laboratorio e valuteranno il livello delle emissioni dei veicoli sulle strade. Procedura ce entrerà in vigore entro il 1 gennaio 2016”. La commissaria ai Trasporti Violeta Bulc fa sapere in un tweet che è in contatto con i vertici di Volkswagen e con le autorità tedesche perché è necessario che “consumatori e ambiente sino certi che l’industria rispetti i limiti alle emissioni”.

    <blockquote class=”twitter-tweet” lang=”it”><p lang=”en” dir=”ltr”>The Commission is in contact with VW &amp; relevant authorities. Consumers + environment need certainty that industry respects emissions limits.</p>&mdash; Violeta Bulc (@Bulc_EU) <a href=”https://twitter.com/Bulc_EU/status/646322497168769025″>22 Settembre 2015</a></blockquote>
    <script async src=”//platform.twitter.com/widgets.js” charset=”utf-8″></script>

    Ad unirsi alle richieste di chiarezza anche il governo tedesco. “Spero che si faccia velocemente chiarezza sulla quantità dei dati che sono stati influenzati tecnicamente”, ha detto il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. È importante che si sappia velocemente “chi è responsabile”, ha sottolineato, anche “nell’interesse della stessa Volkswagen”. Il ministro dell’Economia, Sigmar Gabriel, definisce la vicenda “un brutto incidente” che causa preoccupazione per la reputazione dell’industria dell’auto tedesca. “Capirete – ha proseguito il ministro – che siamo preoccupati che ne soffra la reputazione, a ragione eccellente, dell’industria dell’auto tedesca e in particolare quella di Volkswagen”.

    Il gruppo automobilistico è accusato di aver progettato un software, montato sulle centraline dei motori 4 cilindri diesel dei marchi Volkswagen e Audi (modelli dal 2009 al 2015) che inganna i controlli sui gas di scarico. Secondo l’Epa (Eviromental Protection Agency), l’agenzia federale per la protezione ambientale, Volkswagen avrebbe quindi ingannato le autorità americane violando le norme antismog in vigore. Violazioni che la casa automobilistica ha amesso provocando un terremoto in borsa: il titolo è crollato ieri a Francoforte (-18%).

    L’ad di Volkswagen ha annunciato di aver ordinato un’indagine esterna e si è detto “profondamente dispiaciuto” per la violazione delle regole Usa. L’Environmental Protection Agency ha chiesto il richiamo di mezzo milione di auto e un portavoce del gruppo ha fatto sapere che la casa automobilistica ha sospeso negli Stati Uniti le vendite dei modelli coinvolti che rappresentano il 23% delle vetture Volkswagen vendute negli Usa ad agosto. “Posso confermare che le vendite sono state interrotte”, ha detto il portavoce.

    Intanto, secondo quanto riportato da Reuters, il dipartimento della Giustizia Usa avrebbe aperto un’indagine penale. Gli Stati Uniti hanno anche reso noto di avere esteso l’indagine per violazione di norme anti-smog anche ad altre case automobilistiche.

    Tags: bruxellesemissioniuevolkswagen

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