Bruxelles – Tra pochi giorni, dall’inizio di febbraio, l’Ue dispiegherà la missione Eubam al varco di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’ha annunciato al termine del Consiglio Affari Esteri tenutosi oggi (27 gennaio) a Bruxelles l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas. Il monitoraggio del confine da parte delle forze Ue “consentirà il trasferimento dei feriti fuori da Gaza per le cure”, ha affermato il capo della diplomazia europea.
La missione era sull’attenti già dal maggio scorso, da quando l’alleato americano e Israele avevano esplorato con Bruxelles la possibilità di riconsegnare all’Ue la gestione del varco meridionale tra Gaza e l’Egitto, una volta che le condizioni l’avessero consentito. Con il cessate il fuoco – seppure fragile – raggiunto, l’Ue ha ricevuto l’invito formale da Tel Aviv e dall’Autorità palestinese, con il beneplacito egiziano.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha spiegato a margine dell’incontro con gli omologhi europei che oltre all’Italia parteciperanno militari da Francia e Spagna. Il vicepremier ha sottolineato la “grande importanza” anche simbolica della missione, che certifica “una presenza europea” nel momento in cui c’è da implementare l’accordo tra le parti in conflitto. “Già un passo avanti verso la seconda fase del cessate il fuoco, ma anche la dimostrazione che l’Europa può dare un contributo alla costruzione di una nuova stagione in Palestina“, si è augurato Tajani.
Il contingente di carabinieri italiani, insieme ai colleghi francesi e spagnoli, si stanno già addestrando alla base militare di Vicenza e “dovrebbero partire a giorni con un aereo militare italiano”. Il numero – secondo quanto riportato da Agi – è limitato a una ventina di persone che opereranno al valico di Rafah dalle 9 alle 17 per permettere e controllare il passaggio delle persone, dando priorità ai feriti e ai loro parenti. L’obiettivo primario è quello di coordinare e facilitare il transito giornaliero fino a 300 feriti e malati.
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La missione era stata avviata nel novembre del 2005, dopo il disimpegno di Israele da Gaza, al fine di assicurare una presenza come parte terza al valico di Rafah tra la striscia di Gaza e l’Egitto e creare un clima di fiducia tra il governo di Israele e l’Autorità palestinese.
Dal 25 novembre 2005 fino all’ultimo giorno di monitoraggio Ue, il 9 giugno 2007, secondo i dati registrati da EUBAM, favorì l’attraversamento di un totale di 443.975 persone, 229.429 da Gaza in territorio egiziano, 214.117 per il percorso inverso. Il personale europeo fece in fretta e furia le valigie il 13 giugno 2007, poche ore prima che Hamas prendesse il controllo della città di Rafah e inaugurasse così il suo governo nella Striscia di Gaza.