Bruxelles – Pagare con la carta piace sempre di più e sempre di più diventa un’abitudine quotidiana. Parola della Banca centrale europea, nei dati aggiornati sui pagamenti elettronici. Anche se “a ritmi più lenti” rispetto agli ultimi anni, all’interno dell’eurozona nel 2024 “i pagamenti elettronici continuano a crescere” e sono di conseguenza sempre più frequenti.
I servizi della Bce operano una distinzione tra valore e numero delle transazioni portate a termini. In termini di valore, le carte sono lo strumento di pagamento “più dominante” tra le diverse modalità (con una quota del 45 per cento, in calo rispetto al 46 per cento), seguite dall’utilizzo del denaro contante (39 per cento, in calo rispetto al 42 per cento) e dalle app mobili su smartphone (7 per cento, in aumento rispetto al 4 per cento). In termini di numero di pagamenti, invece, si afferma la cartamoneta: il contante viene utilizzato nel punto vendita nel 52 per cento delle transazioni, in calo rispetto al 59 per cento del 2022.
La crescente quota di pagamenti digitali è sostenuta da un aumento dei pagamenti on-line, rileva la relazione della Bce. Questi rappresentano il 21 per cento dei pagamenti quotidiani dei consumatori in numero e il 36 per cento in valore, in aumento rispetto al 2022, rispettivamente, al 17 per cento e al 28 per cento. Lo strumento più frequentemente utilizzato per i pagamenti on-line sono le carte, che rappresentano il 48 per cento delle transazioni, seguite da altri mezzi di pagamento elettronici come i portafogli di pagamento e le app mobili, che insieme hanno rappresentato il 29 per cento delle transazioni.