Bruxelles – Nell’Ue crescono le vittime sui binari. Che succede sulle ferrovie dell’Unione europea? E’ la scarsa attenzione a far crescere il numero di incidenti mortali. Perché, rileva Eurostat, nel 2023 il numero di morti per incidenti ferroviari ha toccato quota 841, in aumento rispetto agli 803 del 2022, ma oltre la metà degli incidenti mortali del 2023 ha coinvolto persone non autorizzate sui binari (58 per cento dei casi). Il secondo gruppo più numeroso di vittime ha riguardato gli utenti dei passaggi a livello (27 per cento).
Non c’è dunque solo un problema di occasionali incidenti ferroviari intesi come scontri tra convogli o deragliamenti, ma anche di una disattenzione che risulta fatale. Un problema neanche nuovo, ma che inizia a diventare strutturale. La leggerezza nell’attraversare binari o camminare vicino alle rotaie riguarda un po’ tutti, visto che dal 2021 a oggi nell’Ue il numero di casi mortali è cresciuto, passando dai 683 del 2021 ai nuovi record.
In questo aumento di morti non fa eccezione l’Italia. Nel Paese il dato non cala dal 2019, e alla fine del 2023 lo Stivale si colloca nella top-10 per incidenti mortali sui binari, ben 74, il bollettino peggiore dal 2016 (in quell’anno le vittime totali furono 85). Per quantità di morti il Paese si colloca all’ottavo posto nell’Ue.
Nel diffondere i dati aggiornati l’istituto di statistica europeo invita ad attenzione e prudenza. “Il 2023 è stato il secondo anno con un aumento del numero di incidenti mortali nel trasporto ferroviario, dopo un trend in calo dal 2010 al 2021, quando il numero è diminuito di circa il 45 per cento.