Bruxelles – “Unirsi alle altre istituzioni dell’UE nell’organismo etico inter-istituzionale“. E’ questo l’impegno assunto dal neo-presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nella prima lettera inviata ai leader nella sua nuova veste, in vista del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Ai Ventisette Costa anticipa, mettendolo nero su bianco, che richiederà “di confermare la richiesta del Consiglio europeo” di entrare a far parte di quel corpo da cui l’istituzione si era chiamata fuori.
Le nove istituzioni europee (Commissione europea, Parlamento europeo, Consiglio Ue, Consiglio europeo, Corte dei conti, Corte di giustizia, Banca centrale europea, Comitato economico e sociale europeo, Comitato delle regioni) si sono poste come obiettivo quello di aderire a uguali regole di comportamento e condotta, così da dare un esempio chiaro e uniforme alla cittadinanza.
In tempi di euro-scetticismo e fiducia nell’Unione europea ai minimi storici, è dunque necessario per Costa correggere immediatamente il tiro. “Credo che per mantenere la fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni che li servono, queste debbano essere esemplari”, continua il presidente del Consiglio europeo. La sua richiesta di adesione all’organismo etico nasce da qui. Per l’occasione Costa ‘rispolvera’ Herman van Rompuy, primo presidente del Consiglio europeo (2009-2014). Sarà lui a rappresentare l’istituzione in seno all’organismo.
The Hungarian presidency welcomes @eucopresident António Costa’s decision to join the Interinstitutional Ethics Body. The transparent functioning of the EU is fundamental to its credibility and the reliability it provides to member states and their citizens.
This is in line… pic.twitter.com/jOoKdDBZia— Hungarian Presidency of the Council of the EU 2024 (@HU24EU) December 9, 2024
L’iniziativa viene colta con soddisfazione dalla presidenza ungherese di turno del Consiglio dell’Ue. “Il funzionamento trasparente è fondamentale per la sua credibilità”, il commento diffuso pubblicamente. Secondo il governo di Budapest, responsabile della gestione dei lavori a livello ministeriale fino a fine anno, questo impegno di Costa “è in linea con le priorità della presidenza ungherese”. In attesa degli altri Stati il nuovo presidente del Consiglio europeo incassa già i primi apprezzamenti e sostegni.