Bruxelles – La Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato in prima lettura gli emendamenti alla costituzione, voluti dal presidente Petro Poroshenko, che porteranno il decentramento amministrativo, richiesto dagli accordi di Minsk in particolare per la regione del Donbass, dove dall’aprile dello scorso anno le truppe di Kiev combattono contro i separatisti filorussi. A favore hanno votato 265 deputati (il quorum era di 226), mentre 87 hanno votato contro. Ma il voto non è stato facile, alcuni deputati nazionalisti del Partito Radicale di Oleg Liashko hanno occupato la tribuna del Parlamento mentre fuori dall’edificio ci sono state manifestazioni e scontri che hanno portato anche al lancio di una granata contro le forze dell’ordine che ha ucciso un membro della Guardia nazionale e ferito diversi agenti.
Il voto di oggi “è un passo importante che apre la strada verso un decentramento sostanziale”, che “faciliterà l’applicazione degli accordi di Minsk”, è stato il commento dell’Alto rappresentante, Federica Mogherini, secondo cui l’Ue “auspica l’adozione di tali modifiche nella lettura finale entro la fine dell’anno”. Ma la Mogherini ha anche puntato il dito contro le violenze scoppiate a Kiev, definendole “molto preoccupanti” e esprimendo le condoglianze dell’Ue nei confronti della famiglia dell’agente ucciso.
Sono almeno trenta le persone arrestate e circa 100 i feriti negli scontri scoppiati davanti al Parlamento di Kiev tra manifestanti nazionalisti, tra cui membri delle formazioni neofasciste Pravi Sektor e Svoboda, e la polizia. Secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno, Arsen Avakov, su Facebook, l’agente è stato ucciso da una scheggia al cuore dopo che i manifestanti hanno lanciato verso le forse di sicurezza una granata e bombe molotov.
Critica anche la reazione dei separatisti del Donbass che hanno “bocciato” gli emendamenti costituzionali approvati oggi in prima lettura. “Non riconosciamo quanto sta accadendo ora alla Rada perché sappiamo per certo che gli emendamenti proposti da Poroshenko sono solo un’imitazione degli accordi di Minsk-2”, ha dichiarato Denis Pushilin, negoziatore dell’autoproclamata repubblica di Donetsk.