Bruxelles – Sigarette elettroniche e loro stop, tutti contro tutti e indietro tutta. L’Aula del Parlamento europeo litiga sulle ipotesi di riforma sugli ambienti senza fumo. La promessa di alleanza tra i principali gruppi dell’istituzione si infrange il giorno dopo il voto del collegio dei commissari. Superato, con margine risicato, il voto di fiducia, ecco riproporsi il valzer delle maggioranze che scompaiono e si ricostituiscono. Nella fattispecie concreta, l’Aula respinge la raccomandazione che chiedeva la stretta per prodotti che emettono aerosol (sigarette elettroniche) nei luoghi pubblici, anche all’aperto. ‘No’ al testo con 378 voti, a fronte di 152 favorevoli e 26 astenuti. Ad affossare il testo socialisti (S&D), conservatori (Ecr), Verdi e sovranisti (Pfe).
Il risultato finale sancisce una convergenza che stride con il dibattito che ha accompagnato il voto sul nuovo collegio dei commissari. Parte di Verdi e socialisti non hanno ritenuto di sostenerlo per la presenza di Raffaele Fitto, esponente di Fratelli d’Italia e di Ecr, che sposta troppo a destra gli equilibri della Commissione. Eppure adesso Verdi e socialisti bocciano la posizione del Parlamento su un tema delicato insieme alla destra.
A giustificare quest’insolita alleanza il punto sulle terrazze di bar e ristoranti. Non sono stati approvati emendamenti che chiedevano di vietare anche per queste aree l’estensione del divieto di fumo di sigarette elettroniche. Così facendo sarebbe uscito un testo più blando in termini di tutela della salute, e allora si è deciso di affossare il testo, comunque non vincolante.
Alla fine unici veramente a favore gli europarlamentari del Ppe, perché al momento del voto i liberali di Renew Europe si sono spaccati (23 favorevoli, 28 contrari, 8 astenuti). Nel gioco della alleanze saltate ecco gli esponenti di Forza Italia votare assieme a quelli del Movimento 5 Stelle.
Il risultato dell’Aula, da un punto di vista pratico, è che il Parlamento non ha una posizione sulla proposta della Commissione Ue di rivedere le regole per chi fuma all’aperto. Una posizione che dovrebbe prendere il Consiglio il prossimo 3 dicembre, quando a Bruxelles si ritroveranno i ministri della Salute.