La commissione parlamentare approva i nuovi regolamenti e finanziamenti
L’Italia sarà attraversata da 4 corridoi. Tra i progetti anche la pista continentale per biciclette
Circa 60 miliardi di euro destinati a sviluppare moderne, sostenibili e sicure reti di trasporto transnazionali in tutta Europa. La commissione parlamentare Trasporti ha approvato il nuovo regolamento e i tracciati delle Ten-T (reti trans-europee di trasporto. Nella foto un’idea del network) e il regolamento Connecting Europe Facility (Cef), il meccanismo finanziario per la realizzazione delle infrastrutture dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni. A questo scopo è prevista, nell’ambito della programmazione 2014-2020, una dotazione finanziaria di almeno 60 miliardi di euro. I progetti beneficiari saranno selezionati ogni anno, secondo criteri che includono la maturità e valore aggiunto europeo, con particolare attenzione a quelli volti a eliminare le strozzature e a colmare i collegamenti mancanti, in particolare le sezioni transfrontaliere. La commissione Trasporti ha dato ora mandato alla squadra negoziale del Parlamento di aprire il dialogo con il Consiglio, al fine di trovare un accordo, che poi sarà portato in seduta plenaria per l’approvazione finale.
L’Italia sarà attraversata da quattro, su un totale di dieci, corridoi prioritari. Il cosiddetto corridoio “Mediterraneo”, che collega l’Europa dal Portogallo all’Ucraina, e che comprende la tratta transfrontaliera Torino-Lione e più in generale l’attraversamento della pianura padana fino a Trieste. Poi il Genova-Rotterdam, e l’Helsinki-La Valletta, che per arrivare a Malta attraversa l’Italia a partire dal Brennero passando per Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, dove si biforca verso Bari e la Sicilia. Infine, il nuovo corridoio Baltico-Adriatico che, partendo dall’Europa nord-orientale, raggiunge Trieste, Venezia e Ravenna. Il provvedimento prevede poi la realizzazione di una “Autostrada del Mare” che colleghi Valencia con Barcellona e Livorno.
“È un enorme passo avanti per l’Italia” dichiarano Antonio Cancian e Carlo Fidanza, membri Ppe della Commissione Trasporti secondo cui “Si tratta di due dossier fondamentali per rilanciare la crescita, facendo i conti con le scarse risorse a disposizione che vogliamo vedere potenziate attraverso strumenti finanziari (project bond) e il ricorso a risorse proprie (eurobond)”.
Gioisce anche il deputato sardo dell’Idv Giommaria Uggias, anche lui membro della commissione,: “Oggi dall’Europa giunge una buona notizia per la Sardegna: Cagliari è stata inclusa nella Rete Transeuropea dei Trasporti”. Uggias spiega: “La Sardegna era stata inizialmente esclusa dalla rete centrale, i cui finanziamenti sono a carico dell’Unione europea. Un vulnus inaccettabile che mi ha spinto a presentare diversi emendamenti finalizzati a includere almeno un porto e un aeroporto sardo. La mia richiesta ha trovato il sostegno dei relatori e della commissione”. La Sardegna è stata inclusa nel network attraverso il porto, l’aeroporto ed il nodo urbano di Cagliari.
E le buone notizie arrivano anche per i ciclisti. Il Parlamento ha detto di sì anche all’istituzione di una pista ciclabile europea. “C’è ancora tempo e modo per perfezionare la proposta – aggiunge David Sassoli, capogruppo del Pd a Bruxelles – dotandola di risorse adeguate anche a livello europeo. Ma nel frattempo è stato sancito un principio nuovo e decisivo, grazie al quale ciascuno Stato membro sarà chiamato a mettere in campo le misure e le risorse necessarie al potenziamento dell’Europa ciclabile”.
Alfonso Bianchi