Bruxelles – Dopo i grandi proclami pubblici sulla necessità di costruire un’industria della difesa europea, la Commissione ha approvato il finanziamento di cinque progetti transfrontalieri per appalti congiunti volti all’acquisto di armi e mezzi militari che coinvolgeranno una ventina di Stati membri.
Il via libera da parte dell’esecutivo comunitario è arrivato giovedì (14 novembre) e prevede un budget di 300 milioni di euro, da ripartirsi equamente in 60 milioni per ciascun progetto. L’obiettivo dei progetti (che si inquadrano all’interno dello Strumento europeo per il rafforzamento dell’industria della difesa attraverso appalti comuni, l’Edirpa) è quello di migliorare il coordinamento e l’efficienza negli appalti tra i Paesi Ue, toccando nello specifico tre macro-aree tematiche. Complessivamente, l’importo degli appalti cui contribuiranno questi progetti è di oltre 11 miliardi.
La prima è quella degli appalti per sistemi di difesa aerea e missilistica, e riguarda il progetto Mistral (relativo all’acquisto degli omonimi sistemi a corto raggio), in cui sono coinvolti nove Stati membri, (Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Romania, Slovenia, Spagna e Ungheria), e il progetto Jamie (per l’acquisto di sistemi di difesa a medio-raggio Iris-T Slm) che include sei Paesi (Austria, Bulgaria, Estonia, Germania, Lettonia e Slovenia).
Un’altra categoria di appalti è quella relativa all’acquisto di veicoli corazzati, nello specifico il Cavs per il trasporto truppe, e vede coinvolte Finlandia, Germania, Lettonia e Svezia. Gli ultimi due progetti, Cpoa 155mm e He 155mm, riguardano rispettivamente sei e quattro Stati membri (Danimarca, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia e Ungheria il primo, Danimarca, Germania, Grecia e Paesi Bassi il secondo) e hanno al centro l’acquisto di munizioni da artiglieria calibro 155mm.
“Con un miglior rapporto qualità-prezzo grazie alle economie di scala, gli appalti comuni renderanno le capacità di difesa critiche più accessibili per le forze armate degli Stati membri”, si legge nel comunicato della Commissione, dove si sottolinea che “con prodotti acquistati in comune, le forze armate degli Stati membri avranno una migliore interoperabilità” e che i contratti comuni dovrebbero rafforzare l’industria europea dotandola di “prospettive più chiare e maggiore prevedibilità”, portando nel complesso ad aumentare la preparazione alla difesa dei Ventisette. La maggior parte dei progetti selezionati includono anche appalti di materiale bellico che dovrebbe poi essere inviato in Ucraina, per sostenere le forze armate di Kiev nella resistenza all’aggressione russa.