Bruxelles – Abuso di posizione dominante, distorsione della concorrenza, violazione delle regole Ue. Meta è fuori legge, e la Commissione europe impone alla piattaforma di Mark Zuckerberg una maxi-multa da 797,7 milioni di euro per tutte le pratiche abusive riscontrate nel mercato unico. Il gigante del web viene sanzionato per aver violato le regole di concorrenza europee legando il suo servizio di annunci on-line Facebook Marketplace al suo social network personale Facebook e imponendo condizioni commerciali inique ad altri fornitori di servizi di annunci online.
L’indagine nei confronti di Meta per le sue politiche commerciali all’interno del noto social-media Facebook sono scattate a giugno 2021, quando i servizi dell’Antitrust comunitario hanno aperto il fascicolo e avviato le verifiche del caso. Il 19 dicembre 2022 furono annunciate le politiche illecite di Meta, attraverso la comunicazione dei primi riscontri. Quello di oggi (14 novembre) non è altro che la conclusione di questo procedimento, che conferma i dubbi preliminari.
Nello specifico, fanno sapere i servizi della Commissione europea, Meta avrebbe abusato della sua posizione dominante in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Legare il proprio servizio di annunci online Facebook Marketplace al suo social network personale Facebook implica che tutti gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso e vengono regolarmente esposti a Facebook Marketplace, che lo vogliano o no.
Oltre alla manipolazione dell’offerta c’è anche la distorsione del mercato, poiché “i concorrenti di Facebook Marketplace potrebbero essere preclusi in quanto il legame conferisce a Facebook Marketplace un vantaggio di distribuzione sostanziale che i concorrenti non possono eguagliare”. Senza contare la profilazione degli utenti e l’utilizzo dei loro dati a fini commerciali. Meta, data la sua posizione dominante, può utilizzare i dati relativi agli annunci generati da altri inserzionisti a esclusivo vantaggio di Facebook Marketplace.
Tutto questo “è illegale ai sensi delle norme antitrust dell’Ue”, scandisce Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza. “Meta deve ora interrompere questo comportamento” se non vuole che il peso dei provvedimenti della Commissione europea diventi ancora maggiore. Per questo a Meta viene anche intimato di astenersi dal ripetere la violazione riscontrata o dall’adottare pratiche con un oggetto o un effetto equivalente in futuro.