Bruxelles – Continua a diminuire il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere rilevati da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, durante i primi dieci mesi dell’anno.
Rispetto al -42 per cento dei dati preliminari di settembre, si nota un ulteriore miglioramento. Parliamo di 191.900 attraversamenti irregolari, circa 30.000 in più rispetto al mese precedente.
Nella rotta del Mediterraneo centrale, si registra una diminuzione del 62 per cento (in leggero aumento rispetto al -64 per cento rilevato per i primi nove mesi), che però contribuisce in modo significativo alla riduzione complessiva. Cresce al contrario la regione mediterranea orientale, con un aumento leggermente inferiore per i primi dieci mesi rispetto ai dati rilevati a settembre.
Nei Balcani occidentali, risultato soddisfacente con una riduzione pari all’80 per cento, proseguendo nel trend decrescente. Nettamente migliorata la situazione per la rotta dell’Africa occidentale, in cui si registra un aumento del 14 per cento, di molto minore rispetto all’aumento del 100 per cento rilevato per il periodo gennaio-settembre.
Nuovamente in crescita il dato per le frontiere terrestri orientali, che arriva ad un aumento del 195 per cento e un numero di attraversamenti pari a 15.237. In generale, in aumento rispetto al +192 per cento rilevato per i primi nove mesi dell’anno per questa rotta, direttamente esposta agli effetti della guerra in Ucraina.
La rotta della Manica registra un numero di attraversamenti pari a 57.162, con un incremento del 5 per cento, che segna il primo aumento dopo un trend in diminuzione da luglio.