Bruxelles – Il ministro delle Finanze britannico George Osborne ha affermato che non ci saranno soldi britannici nel nuovo piano di salvataggio per la Grecia. Varie fonti riportano una serie di telefonate tenuta tra Osborne e le sue controparti nelle quali veniva delineata la posizione della Gran Bretagna.
“I nostri colleghi dell’Eurozona hanno ricevuto il messaggio forte e chiaro che non sarebbe accettabile rivisitare la questione del nostro supporto per i salvataggi nell’Eurozona”, dice un fonte nel tesoro britannico. “L’idea che i soldi dei contribuenti della Gran Bretagna saranno messi a rischio nel nuovo programma Greco è destinata a fallire”, ha detto il cancelliere dello Scacchiere Osborne entrando oggi all’Eofin a Bruxelles.
I creditori, cioè l’Ue, la Banca Centrale Europea (BCE) e il fondo monetario internazionale (FMI), ritengono che la Grecia abbia bisogno di €7 miliardi prima di lunedì (20 luglio) e altri €5 miliardi per la metà d’agosto. Inoltre la Grecia deve ripagare 4.2 miliardi alla BCE il 20 luglio, inoltre al rimborso del debito mancato di 1.6 miliardi al FMI, più 456 milioni mancati il 13 luglio. Tutto questo in aggiunta ai pagamenti di pensioni, salari di funzionari pubblici e arretrati ai fornitori statali.
“I capi di Stato e di governo dell’Ue hanno concordato nel 2010 che l’EFSM non sarebbe più stato usato per l’Eurozona, e quell’opinione rimane quella del primo ministro”, dice il portavoce del premier David Cameron. “Noi non abbiamo ricevuto una proposta e non è sul tavolo”.
Il primo ministro britannico ha varato un referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Ue entro la fine del 2017. Un sondaggio di marzo scorso condotto dall’istituto di ricerca sociale NatCen mostrava che il 35% della popolazione britannica vuole che il loro paese lasci l’Ue contro il 57% che vuole rimanerci.