Bruxelles – La Commissione europea ha riconosciuto la Sardegna, e anche la Svezia, come indenni dalla peste suina africana (Psa), tramite una revisione adottata ieri dello schema di regionalizzazione europeo.
La peste suina africana è una grave malattia infettiva dei suini, domestici e selvatici. Non esistono vaccini e non è trasmissibile agli esseri umani né ad altre specie. Si trasmette sia per contatto diretto con capi di bestiame infetti, sia con la diffusione di alimenti contaminati crudi.
Per la Sardegna, è la chiusura di una epidemia iniziata nel 1978, che si era diffusa negli allevamenti domestici e nei cinghiali fino al 2019. Ci sono ancora casi che riguardano l’Italia, come in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana ed anche nel Lazio, in Campania e Calabria.
L’eliminazione della malattia nell’isola è stata possibile grazie ad un programma rigoroso di eradicazione e controllo, che ha visto la collaborazione tra Ue ed esperti nazionali e regionali. Tra le azioni proposte, quelli di controllo dei cinghiali e dei suini domestici e la formazione di operatori specializzati. Anche la Svezia, dopo la breve epidemia dell’agosto-settembre del 2023, ha attuato le misure suggerite da Euvet, il gruppo di emergenza veterinario dell’Ue, che hanno dato risultati efficaci.
“L’eradicazione della peste suina africana in Sardegna e Svezia è un successo italiano, svedese ed europeo, per le autorità nazionali e per gli operatori del settore in tutta Europa”, ha commentato la commissaria per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, “ma la lotta contro la malattia rimane una sfida urgente e pressante in molte parti dell’Ue“.
A questo riguardo, Francesco Lollobrigida, Ministro delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e Forestale dell’Italia, ha espresso soddisfazione per il risultato italiano. In aggiunta, ha ribadito lo sforzo congiunto di Italia e Germania per rallentare la diffusione della peste suina (e della bluetongue), che si concretizzerà in un “piano che in sede tecnica verrà discusso in termini bilaterali da Italia e Germania, per presentare un documento comune in una delle prossime riunioni del Consiglio Ue Agrifish”.