Per il ministro tedesco Schäuble l’ultima parola tocca alla politica, non alla Bce
Italia e Francia assieme sul fronte opposto vogliono più potere alla Banca centrale
Comincia in salita l’Ecofin sulla vigilanza bancaria. In teoria la riunione di oggi dovrebbe preparare il Consiglio europeo della prossima settimana, con l’obiettivo di farne un successo, ma la Germania, o meglio, il ministri delle Finanze tedesco Wolfgan Schäuble (a sinistra nella foto con il collega francese Moscovici), sembra voler mettere i bastoni fra le ruote al progetto, ponendosi su una posizione distante da quella di italiani e francesi, le altre due grandi economie dell’euro. Il potere politico, dice, deve avere l’ultima parola sull’azione di vigilanza, non la Banca centrale europea.
Il sistema di vigilanza bancaria unico, secondo il tedesco, “deve includere anche la Banca centrale europea, ma non dare tutto il potere decisionale alla Bce’”. Secondo Schäuble dunque “la decisione sull’intervento sulle banche deve essere presa a livello Ecofin, non dalla Bce”. E’ la politica, dunque, e non la Banca indipendente a decidere: “La decisione finale non deve appartenere al consiglio dei governatori della Bce”, ha sottolineato. Per il collega francese Pierre Moscovici invece “la supervisione integrata delle banche è essenziale per risolvere la crisi dell’Eurozona, per cui dobbiamo essere ambiziosi, e per questo è essenziale che la Banca centrale europea resti il responsabile ultimo delle banche controllate a livello nazionale”. Sulla stessa linea Vittorio Grilli, il ministro italiano, secondo il quale la Banca centrale europea “deve avere la possibilità di esercitare il potere di vigilanza diretta sulle banche”. Secondo Grilli “avere un supervisore unico significa avere un unico sistema integrato, e la Bce deve avere il potere di garantire il funzionamento di questo sistema unico integrato”.
Siamo solo alle battute iniziali di questa giornata. La fine della riunione è prevista per le 15, secondo un primo calendario del Consiglio.
Moscovici e Schäuble hanno dibattuto ieri di Grecia e unione economica al Parlamento europeo.