Bruxelles – L’accesso al cibo è una sfida globale che nessuno può permettersi di ignorare. L’impegno per un futuro migliore e sostenibile, però, non deve partire dai grandi organismi internazionali, come le Nazioni Unite, ma direttamente dal territorio dove il cibo viene prodotto. Con questo spirito la Regione Emilia-Romagna ha deciso di creare un nuovo progetto che vorrebbe diventare un punto di riferimento internazionale sulla ricerca e la sicurezza alimentare. Si chiama “World food research & innovation forum” e la sua prima edizione si svolgerà a Milano, all’interno del padiglione Italia di Expo, il 22 e il 23 settembre. Per presentare l’ambizioso progetto davanti alle istituzioni europee, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è volato direttamente Bruxelles. “Il forum vuole essere uno strumento da usare per mettere in rete le esperienze – ha spiegato Bonaccini – avendolo presentato in diversi luoghi durante questi mesi abbiamo visto l’interesse che sta suscitando. A settembre l’evento ospiterà molti governi, forse addirittura un centinaio”.
Oltre che dalla Regione Emilia-Romagna, il “World food research & innovation forum” è promosso da diverse associazioni imprenditoriali, dal sistema regionale delle Fiere e da quello della Ricerca e delle Università, in collaborazione con Aster, il consorzio dell’Emilia-Romagna per l’Innovazione e il trasferimento tecnologico. L’obiettivo è di riuscire a organizzare l’evento ogni due anni, in modo da poter contribuire attivamente alla definizione delle strategie d’intervento nel settore dell’alimentazione.
L’evento di presentazione a Bruxelles è stata anche l’occasione per promuovere la Carta di Milano, un documento partecipativo promosso dal Governo italiano che vuole chiamare ogni cittadino, associazione e istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per assicurare il diritto di accesso al cibo alle future generazioni.