Bruxelles – Il più grande scambio di prigionieri tra Est e Ovest dai tempi della Guerra Fredda. Ieri sera (1 agosto) all’aeroporto di Ankara, in Turchia, Mosca ha rilasciato 16 persone – tra cui i giornalisti Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva e Vladimir Kara-Murza – in cambio della consegna di otto criminali russi che stavano scontando pene nelle carceri europee e americane.
Tra i 16 rilasciati dal Cremlino, anche cinque cittadini tedeschi e sette cittadini russi prigionieri politici nel loro Paese. Dall’altra parte, una coppia di spie russe che hanno operato per anni dalla Slovenia e Vadim Krasikov, ex ufficiale dei servizi segreti di Mosca che stava scontando l’ergastolo per un omicidio in Germania. “Questo mostra la netta differenza”, ha sottolineato in un post su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Cittadini innocenti dell’Ue e degli Stati Uniti” e “onesti democratici russi”, scambiati con “criminali e assassini condannati”.
Gershkovich, inviato del Wall Street Journal che solo due settimane fa era stato condannato a 16 anni di carcere in Russia, Kurmasheva e l’ex marine americano Paul Whelan, anche lui liberato nello scambio, sono atterrati sul suolo americano con le prime luci dell’alba, dove sono stati accolti dalle loro famiglie, dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dalla Vicepresidente Kamala Harris. Kara-Murza, cittadino russo-britannico ma in possesso di una Green card americana, e fresco vincitore del premio Pulitzer come collaboratore dal carcere per il Washington Post, si è recato prima in Germania.
Il presidente degli Stati Uniti ha ringraziato gli alleati che “sono stati al nostro fianco durante i difficili e complessi negoziati per raggiungere questo risultato, tra cui Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia”. In pieno clima da campagna elettorale, Biden non ha risparmiato una stoccata a Donald Trump e al rischio di isolamento nel caso di vittoria del candidato repubblicano: “Questo è un potente esempio del perché è fondamentale avere amici in questo mondo, di cui ci si può fidare e su cui si può fare affidamento. Le nostre alleanze rendono gli americani più sicuri“, ha dichiarato Biden.
Ringraziamenti “a tutti quelli che, anche in Europa, hanno aiutato a rendere possibile l’accordo diplomatico”, anche da parte del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. L’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, in una nota ha evidenziato il ruolo di mediatore interpretato dalla Turchia per poter liberare gli attivisti, i difensori dei diritti umani e i giornalisti “ingiustamente perseguitati e imprigionati dai regimi russo e bielorusso per motivi politici e detenuti in condizioni intollerabili”.
I welcome the release of innocent citizens from EU & US and upright Russian democrats held captive in Russia.
The Kremlin swapped them for convicted criminals and murderers.
This shows the stark difference.
This is a moment of great joy for all who have fought for their…
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) August 1, 2024