Roma – La Banca centrale europea non stacca la spina alle banche greche. L’istituzione monetaria ha infatti annunciato che ha deciso di mantenere inalterati i fondi di emergenza che lascia disponibili agli istituti di credito ellenici, precisando tuttavia che potrebbe rivedere le sue decisioni “in qualunque momento”.
Il tutto a seguito di una riunione di emergenza convocata dopo la rottura dei negoziati tra Grecia e creditori, sancita dalla decisione greca di tenere un referendum sull’ultima proposta di aiuti avanzata dall’Ue. La mossa a sorpresa del premier Alexis Tsipras ha innescato un peggioramento dell’emorragia di depositi dalle banche greche, dove già ieri si sono formate lunghe code ai bancomat (in diversi casi già corto di contanti). A questa scelta la Bce ha risposto “dichiarando che lavorerà a stretto contatto con la banca di Grecia per garantire la stabilità finanziaria”. Francoforte inoltre segnala che nel caso di ricadute negative per il resto dell’area euro è pronta a far ricorso a “tutti gli strumenti a sua diposizione”.
La decisione smentisce le illazioni circolate nelle ore precedenti, secondo cui l’istitzuione stava per chiudere l’Ela. Scenario che era stato evocato perfino alla Bbc, sulla base di una intervista radiofonica al ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. Il presidente della Bce, Mario Draghi ha sottolineato che il direttorio “appoggia con vigore l’impegno dei Paesi membri ad assumere le iniziative necessarie a gestire le fragilità delle economie dell’area euro”. Per parte sua, il governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras ha garantito che l’istitizione “prenderà tutte le misure necessarie a garantire la stabilità finanziaria per i cittadini greci, in queste circostanze difficili”. Considerate “le circostanze attuali”, la Bce ha deciso di mantenere il limite massimo dell’Ela ai livelli stabiliti lo scorso 26 giugno (89 miliardi di euro). Al tempo stesso però “il Consiglio direttivo è pronto a riconsiderare la sua decisione”. Formula che lascia aperte tutte le possibiltà, da un aumento, ad una riduzione, ad una chiusura o una stretta sul valore dei titoli che le banche devono fornire in garanzia per ottenere i rifinanziamenti.
Infine, “il Consiglio direttivo sta seguendo attentamente la situazione nei mercati finanziari e le potenziali ricadute per la linea di politica monetaria e per il bilancio dei rischi sulla stabilità dei prezzi nell’area euro. Il Consiglio – conclude il comunicato della Bce – è determinato ad avvalersi di tutti gli strumenti a sua disposizione nell’ambito del suo mandato”.
di Roberto Vozzi per Askanews