Bruxelles – La giornata è iniziata all’insegna della tensione a Bruxelles, nel giorno decisivo in cui l’Eurogruppo dovrebbe finalmente decidere se accordare o meno il prolungamento del prestito alla Grecia. La riunione inizierà alle 19 ma Alexis Tsipras è arrivato a Bruxelles prestissimo per iniziare una serie di incontri volti a favorire la conclusione delle trattative. In mattinata, secondo quanto scritto da Bloomberg, il premier ellenico avrebbe incontrato il governatore della Bce, Mario Draghi e la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde.
Il premier su Twitter ha parlato di accordo rigettato, almeno in alcune sue parti. “Il continuo respingimento di misure equivalenti da parte di alcune istituzioni non c’è mai stato prima né con Irlanda né con Portogallo”, ha scritto riferendosi ai precedenti piani di salvataggio per i due Paesi, e ha poi aggiunto, “questo strano atteggiamento sembra indicare o che non c’è interesse in un accordo, o che vengono appoggiati alcuni interessi particolari”.
https://twitter.com/tsipras_eu/status/613655941289013248
https://twitter.com/tsipras_eu/status/613655990156828672
E quando parla di “alcune istituzioni” il leader di Syriza si riferisce al Fondo che sin dall’Eurosummit di lunedì è quello che sta tenendo la posizione più dura, e che continua a contestare il fatto che il piano greco si appoggi troppo su misure che ritiene recessive come la tassazione ai più alti profitti delle imprese.
La corsa contro il tempo è appena cominciata e potrebbe durare fino a tarda notte. Per il momento tutti preferiscono tenere le bocce cucite su come stanno procedendo le discussioni e all’ultimo momento è stato annullato anche il consueto breve punto stampa che Tsipras tiene ogni volta che, come oggi, incontra Jean-Claude Juncker in Commissione.
E in Commissione, per incontrare il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, oggi è andato anche Stauros Theodōrakīs, leader del partito To Potami, che ha assicurato che in caso di voto al Parlamento il suo partito si esprimerà a favore, assicurando quindi 17 voti in più alla maggioranza di governo di cui To Potami non fa parte.