Bruxelles – Erano due, doveva essere uno, si ritrovano in tre. A nemmeno 48 ore dalla nascita di Patrioti per l’Europa, al Parlamento Europeo si è costituito l’ennesimo gruppo di estrema destra sovranista: ‘Europa delle Nazioni Sovrane’, un collettore di partiti ultranazionalisti, euroscettici e filo-russi, guidati dai tedeschi di Alternative für Deutschland. La nuova formazione, che ha visto oggi (10 luglio) la nascita nell’ombra – a porte chiuse in una piccola aula dell’Eurocamera per tentare (fallendo) di tenere il più lontano possibile la stampa – è costituita da 25 membri di 8 partiti nazionali, e sarà la più piccola formazione tra gli 8 gruppi della decima legislatura del Parlamento Europeo.
Nessuno parla all’uscita della riunione, solo l’eurodeputato tedesco di AfD René Aust conferma sbrigativamente che “sì”, è lui il presidente del nuovo gruppo Europa delle Nazioni Sovrane, insieme al polacco Stanislaw Tyszka. Per tutto il resto si è dovuto attendere per ore il comunicato stampa, senza però che ci sia un sito online, una pagina sui social network o un addetto alla comunicazione ufficiale da poter consultare. Confermate su quasi tutta la linea le indiscrezioni della vigilia: ne fanno parte i 14 eurodeputati tedeschi di AfD, un ceco di Libertà e Democrazia Diretta, un ungherese di Movimento Nostra Patria, i 3 bulgari di Rinascita, 3 polacchi di Konfederacja (altri 3 invece sono rimasti fuori), uno slovacco di Republika (mentre l’altro non è stato ammesso), un lituano di Unione Popolare e Giustizia, e Sarah Knafo, l’unica eurodeputata rimasta della destra ultranazionalista francese Reconquête dopo l’espulsione di quattro dei cinque eurodeputati eletti (rimasti in Ecr e pronti a fondare un nuovo partito). Da segnalare l’esclusione del candidato di punta di AfD, Maximilian Krah, responsabile a maggio dell’espulsione dell’intero partito dal gruppo di Id a causa delle sue dichiarazioni sul passato delle forze speciali naziste SS, e rimangono fuori anche i 3 spagnoli di Se Acabò La Fiesta.
Già alla vigilia delle elezioni europee del 6-9 giugno era trapelata l’intenzione dei tedeschi di AfD e dei bulgari di Rinascita di dare vita a un gruppo di estrema destra al Parlamento Ue nella nuova legislatura. Anche considerato il consolidamento alle urne del partito di destra radicale tedesco (da 9 a 15 eletti), si sono intensificate le trattative tra le delegazioni che quasi per certo sarebbero rimaste escluse dagli altri gruppi in via di formazione, in un quadro sempre più frammentato per la destra conservatrice, sovranista e nazionalista. Invece di un unico campo unico di tutte le destre per diventare il secondo gruppo al Parlamento Ue – come auspicato dalla figura più carismatica di Rassemblement National, Marine Le Pen, e dal premier ungherese, Viktor Orbán – a oggi si contano tre gruppi al Parlamento Ue: quello dei Conservatori e Riformisti Europei (78 membri), quello dei Patrioti per l’Europa (84) e da oggi Europa delle Nazioni Sovrane (25).
“Ci siamo riuniti perché condividiamo l’obiettivo di avere un impatto significativo sul futuro politico dell’Europa attraverso un’azione decisa e una pianificazione strategica”, si legge nel comunicato stampa firmato dai due co-presidenti: “Scegliamo questa strada non perché sia facile, ma perché è necessaria per realizzare la nostra visione condivisa di un’Europa delle Patrie forte, unita e proiettata verso il futuro“. Secondo quanto reso noto ieri dal leader del partito populista ceco euroscettico, anti-islamico e anti-migrazione Spd, Tomio Okamura, Europa delle Nazioni Sovrane sarà “contro il Green Deal, contro la migrazione, contro l’islamizzazione dell’Europa, e vogliamo che i poteri di Bruxelles tornino a livello nazionale”, abbandonando totalmente l’idea che l’Unione Europea possa essere riformata dall’interno. Alla francese Knafo va uno dei tre incarichi di vicepresidente, insieme allo slovacco Milan Uhrík e il bulgaro Stanislav Stoyanov.