Bruxelles – In attesa di capire come si configurerà in modo definitivo lo scacchiere (diviso e litigioso) della destra europea, il resto dei gruppi politici al Parlamento Ue si sono ormai consolidati, con le ultime notizie in arrivo dagli eurodeputati neo-eletti. È così che i liberali di Renew Europe sono saliti a 77 membri, a poco più di due settimane dal crollo per la fuoriuscita dei 7 membri cechi del partito populista di orientamento liberal-conservatore Ano 2011 (Azione dei Cittadini Insoddisfatti) dell’ex-premier Andrej Babiš e per la decisione dei 5 eurodeputati neo-eletti del partito paneuropeo Volt di rimanere nel gruppo dei Verdi/Ale.
Ma le speranze di ritornare sopra al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) diventano ora sempre più flebili, senza dimenticare che un eventuale controsorpasso sarebbe per conquistare il quarto posto, e non più il gradino più basso del podio dei gruppi più numerosi al Parlamento Ue. Perché da lunedì (8 luglio) la medaglia di bronzo è della nuova formazione di estrema destra sovranista Patrioti per l’Europa con i suoi attuali 84 membri, 6 in più della destra conservatrice 7 rispetto ai liberali. “Insieme, lavoreremo per un’Europa più prospera e sicura, al servizio dei suoi cittadini”, si legge nel post pubblicato ieri (9 luglio) sulla pagina X del gruppo Renew Europe per accogliere l’indipendente irlandese Ciaran Mullooly, dopo aver accolto la richiesta della sua nuova famiglia europea, il Partito Democratico Europeo. Anche se “non si sa mai” – come fanno sapere fonti interne al gruppo liberale – questo potrebbe essere il numero definitivo in vista della comunicazione ufficiale della costituzione dei gruppi il 15 luglio, il giorno prima dell’inaugurazione formale della decima legislatura con la sessione plenaria a Strasburgo.
Il gruppo di Renew Europe (sceso da 100 a 80 membri dopo le elezioni) lo scorso 19 giugno si è visto sorpassare al terzo posto – dietro al Partito Popolare Europeo (188) e all’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (136) – dalla destra dei Conservatori e Riformisti Europei (in quella data con 83 membri). Con l’ingresso di un nuovo membro belga di Les Engagés sembrava iniziato il controsorpasso, ma è arrivata prima la doccia gelida dell’addio dei 7 membri cechi di Ano, che ha fatto così crollare il numero dei membri del gruppo Renew Europe a 74, e poi la conferma degli iscritti di Volt della decisione dei membri della delegazione di non cambiare gruppo parlamentare nella decima legislatura. La successiva formalizzazione di tutti gli aderenti alla riunione costituiva del 25 giugno e l’ingresso dell’indipendente irlandese Michael McNamara ha stabilizzato la quota a 76, fino all’ultimo ingresso di ieri. A cambiare infine i rapporti di forza tra i gruppi parlamentari è stata infine la costituzione di Patrioti per l’Europa, in particolare per il passaggio dei 6 spagnoli di Vox da Ecr al nuovo gruppo di estrema destra: i conservatori sono stati scavalcati così al terzo posto, mentre i liberali di Renew Europe sono scivolati al quinto.