AGGIORNAMENTO del 5 luglio
“La visita del Primo Ministro Viktor Orbán a Mosca si svolge esclusivamente nell’ambito delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia“. Lo afferma in una nota l’alto rappresentante per la politica Estera dell’Ue Josep Borrell.
L’Ungheria è ora lo Stato membro dell’Ue che esercita la presidenza di turno del Consiglio fino al 31 dicembre 2024, specifica Borrell, e “ciò non comporta alcuna rappresentanza esterna dell’Unione, che spetta al Presidente del Consiglio europeo a livello di Capo di Stato o di Governo e all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a livello ministeriale”.
Borrell insiste: “Il Primo Ministro Orbán non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca. La posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio europeo. Tale posizione esclude i contatti ufficiali tra l’Ue e il Presidente Putin. Il Primo Ministro ungherese non rappresenta quindi l’Ue in nessuna forma”.
Inoltre, conclude l’Alto rappresentante, “vale la pena ricordare che il Presidente Putin è stato incriminato dalla Corte penale internazionale e che è stato emesso un mandato di arresto per il suo ruolo in relazione alla deportazione forzata di bambini dall’Ucraina alla Russia”.
Bruxelles – Viktor Orbán domani al Cremlino per incontrare Vladimir Putin. A soli due giorni di distanza dalla visita a Kiev in cui Orbán aveva definito l’impegno sull’Ucraina “la questione principale dei prossimi sei mesi di presidenza ungherese dell’Ue”. Ma da Bruxelles, dopo l’endorsement al benaugurante incontro con Zelensky, arriva la rettifica immediata: “La presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Ue”.
A mettere in chiaro che si tratta di un’iniziativa esclusivamente figlia dell’equilibrismo di Budapest tra l’Ue e l’amicizia con il dittatore russo, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Per l’Ue “nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”, ha dichiarato in un post su X pochi minuti dopo la notizia del viaggio a Mosca del premier magiaro, riportata dall’emittente ungherese Radio Liberty citando una fonte del governo di Budapest. Secondo Radio Liberty, Orbán sarà accompagnato dal ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, un habitué della tratta Budapest-Mosca: dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Szijjarto è stato nella capitale russa almeno cinque volte.
A soli quattro giorni dal via del temuto semestre ungherese di presidenza del Consiglio dell’Ue, il leader più filorusso d’Europa rischia già di mettere in imbarazzo l’Unione e di creare tensione con i colleghi capi di stato e di governo. Il 2 luglio, nel suo primo viaggio in Ucraina da quando è scoppiato il conflitto, Orbán aveva invitato Zelensky a ragionare sulla possibilità di “proclamare un cessate il fuoco e avviare negoziati con la Russia”. Sentendosi rispondere dal premier ucraino che “serve una pace giusta”. Una pace che parta da un presupposto ribadito ancora da Charles Michel: “La Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima”.
The EU rotating presidency has no mandate to engage with Russia on behalf of the EU.
The European Council is clear: Russia is the aggressor, Ukraine is the victim. No discussions about Ukraine can take place without Ukraine.
— Charles Michel (@CharlesMichel) July 4, 2024