Colonna sonora: Bobby Darin – Beyond the Sea
Una persona normale va in agenzia di viaggi, si programma la vacanza e solo dopo, semmai, scopre le magagne, tipo che l’hotel non è vista mare o che il viaggio in autobus dura un’ora più del previsto.
Questi invece sono i classici turisti improvvisati, non hanno una guida, una cartina né qualche pagina stampata da internet, prendono il traghetto last minute, che infatti poi è puntualmente overbooked, non hanno alberghi o treni prenotati e manco l’ombra di un travel cheque, ma che pretendono?
E poi sono ignoranti. Prima di partire uno deve controllare il sito del Ministero e vedere se ci sono rischi. E non ci credo che alla voce Europa non ci sia scritto “attenzione, fortissima presenza di razzisti, egoisti, leghisti e bambini armati di machete”. Ma soprattutto chiedono asilo in una paese in cui manco mio figlio riesce a trovarne uno e l’ho dovuto mandare dalle suore, porello.
Eppure quest’anno sembra che l’Italia sia diventata la meta numero uno del turismo africano, superato solo dagli annuali tedeschi coi sandali. Alcuni neri hanno provato a camuffarsi indossando le tipiche calzature teutoniche ma sono stati subito riconosciuti in quanto sotto non portavano i pedalini bianchi.
Questi invasori continuano ad arrivare sulle nostre coste, sembrano i conquistadores europei che andavano a sterminare gli indios per fondare il Nuovo Mondo. O quelli che andavano a prendere i negri in Africa devastando per sempre il continente nero (che non si è risollevato neanche con la massiccia esportazione dell’Hully Gully) per portarli a cantare il gospel nei campi di cotone americani.
Anzi no, non sono affatto come loro, sono solo in qualche modo contorto una loro conseguenza, o forse volevo solo ricordare i danni causati dall’Europa nei secoli, che a volte uno se ne dimentica e pensa che sia tutta colpa dell’Isis o dei comunisti o delle scie chimiche.
Ma pateticismi storici a parte – perché ad essere onesti se andiamo ancora più indietro, visto che l’homo sapiens viene dall’Africa alla fine la colpa è comunque LORO – ora la situazione è questa e invece di gridare slogan o tuittare stronzate, bisogna trovare una soluzione. Ad ogni situazione corrisponde una soluzione uguale e contraria.
(Curiosità: nel 2014 uno studio sembrò dimostrare che in realtà l’homo sapiens venisse dalla Cina; una più accurata ricerca dimostrò invece che si trattava solo di un’imitazione scadente.)
Ecco dunque una serie di idee che saranno al vaglio del Consiglio Affari Esteri di lunedi prossimo:
Soluzione Vintage
Sia al nord che al sud molti clandestini sono sfruttati illegalmente come manodopera a bassissimo costo. Per risolvere due problemi contemporaneamente basta reintrodurre la schiavitù. Niente più illegalità, molta più manodopera e tutti questi disperati avrebbero vitto e alloggio.
Soluzione Schengen
Diamo piena cittadinanza italiana a tutti gli immigrati che a quel punto saranno liberi di muoversi in Europa senza che nessun paese possa dire niente.
Soluzione Ruspe
Svuotiamo il mare o lo copriamo di cemento così i barconi non potranno più arrivare. In questo modo si potrebbe avere una migrazione via terra, ma insomma, valutiamo un problema alla volta.
Soluzione Animalista
Gli immigrati potrebbero essere utilizzati per i test sui nuovi medicinali o a scopi di ricerca, così gli animalisti starebbero più tranquilli.
Soluzione Caciara
Si dichiara l’Europa parte dell’Africa così si ribalta il problema e sarebbero loro a ritrovarsi con milioni di europei clandestini da gestire.
Soluzione Pink Floyd
Costruire un altissimo muro lungo tutto il confine del continente, anche in mezzo al mare col supporto degli ingegneri che hanno progettato il ponte sullo stresso.
(NdA: la “The Wall Strategy” mi sembrava un’idea abbastanza demenziale per questa rubrica, poi ho scoperto che l’Ungheria mi ha anticipato.)
Soluzione Ellenika
La Grecia può restare in Europa e ritardare i pagamenti a patto che si accolli tutti i clandestini.
Soluzione Audience
Si piazzano telecamere e microfoni sui gommoni, alle frontiere e nei centri di accoglienza. Ogni giorno si fa un montato dei momenti più salienti con una struggente colonna sonora e poi si manda in onda: il dolore vero ripreso in diretta senza neanche bisogno dei conduttori che stimolano le lacrime (e altre cose, a dire il vero). Il format sarebbe un successo mondiale.
Soluzione Summertime
Caricare tutti i clandestini su dei pullman e poi abbandonarli all’autogrill.
Soluzione Finale
Più o meno la stessa ideata dal grande statista tedesco negli anni 30 del secolo scorso, che visti i grandi successi e la ventata di benessere che portò in Europa, oggi sta tornando di moda.
Vedremo quali saranno le scelte dei nostri governanti, ma nel frattempo mettiamoci una mano sulla coscienza e rendiamoci conto di quello che sta succedendo, cercando anche di ricordarci che siamo tutti esseri umani provenienti dallo stesso pianeta.
Buon uichènd a chi costruisce muri per non lasciare entrare nessuno e alla fine si ritrova chiuso dentro.