Bruxelles – Investire in Ucraina, di più e meglio. L’Unione europea estende il programma per gli investimenti strategici investEU al Paese candidato all’adesione, tramite un accordo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) volto a sostenere le piccole e medie imprese europee che esportano beni e servizi in Ucraina. Per le Pmi c’è a disposizione uno strumento di garanzia dei crediti da 300 milioni di euro.
L’iniziativa, sottoscritta a margine dei lavori del consiglio Ecofin, intende dare nuova linfa all’economia e al commercio del Paese in guerra. Attraverso la riduzione dei rischi finanziari, si vuole favorire il mondo imprenditoriale europeo a fare affari con il Paese partner. L’accordo di oggi, sottolinea il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, “è una buona notizia per l’Ucraina in questo momento critico e un voto di fiducia sul suo percorso verso l’adesione all’Ue”. Con l’estensione di InvestEU, sottolinea, “riaffermiamo il nostro forte sostegno alla ripresa economica e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Una decisione quindi politica, oltre che economica.
Soddisfatta anche Nadia Calviño, presidente della Bei. Questo accordo avrà un’utilità pratica nella misura in cui, spiega, al sistema Paese “fornirà servizi e beni essenziali a sostegno della resilienza e della ricostruzione, come materiali, macchinari, tecnologie e veicoli“. Si risponde dunque alla necessità più urgenti, ed è anche questo elemento a fare dell’accordo “un passo importante” nei confronti di Kiev.
La decisione politica diventerà operativa nelle prossime settimane, quando il Fondo europeo per gli investimenti aprirà la candidature per le manifestazioni di interesse. E’ in quel momento che si inizierà a offrire garanzie alle agenzie di credito all’esportazione dell’Ue e non solo. Il programma è aperto anche a Norvegia e Islanda, membri dell’area economica europea.