Bruxelles – La tensione all’interno del Partito repubblicano era alta dopo che il suo presidente, Éric Ciotti, aveva annunciato la decisione di correre alle prossime elezioni per il parlamento (30 giugno e 7 luglio) con il Rassemblement national di Marin Le Pen e Jordan Bardella. Molti repubblicani non avevano gradito questa scelta, così oggi (12 luglio) il comitato politico ha deciso per l’espulsione dal partito del proprio presidente.
Nel pomeriggio si è svolta una riunione d’urgenza dell’ufficio politico del Partito repubblicano che ha deciso di espellere Ciotti, accusato d’aver deciso unilateralmente l’apertura al Rassemblement National (Rn). La riunione è stata osteggiata dal presidente stesso che, adducendo ragioni di sicurezza, non ha permesso lo svolgimento negli uffici del partito ma ha costretto i repubblicani a confrontarsi per strada. La decisione di espellere Ciotti è stata presa all’unanimità, la guida del partito passa ora nelle mani di Annie Genevard, segretaria generale, e di François-Xavier Bellamy, capolista alle elezioni europee.
Ciotti sostiene che l’azione dell’ufficio politico è illegale perché non rispetta alcun regolamento interno. Non solo, il presidente dei repubblicani ha ribadito di non volersi dimettere e prospetta un’azione penale contro chi sta provando a sollevarlo dall’incarico. Allo stesso tempo Ciotti ha lanciato una campagna online per raccogliere le firme degli elettori repubblicani che vogliono procedere con la creazione di un fronte unito delle destre. La chiamata alla base del partito avrebbe già raggiunto più di 10 mila firme.
Una frattura improvvisa e probabilmente insanabile all’interno di uno dei partiti della destra francese. Solo qualche ora prima della decisione del comitato politico dei repubblicani, il presidente francese Emmanuel Macron aveva chiamato le forze democratiche a staccarsi dagli opposti estremismi. I partiti della destra e della sinistra radicale sono stati capaci di arrivare al 50 per cento delle preferenze alle ultime elezioni europee.
Il tempo per presentare le liste di candidati alle elezioni è risicato, la legge francese impone come termine ultimo domenica 16 giugno, Éric Ciotti deve quindi chiudere l’accordo con il Rassemblement national prima di questa data. Durante un’intervista all’emittente televisiva Cnews il presidente dei repubblicani ha dichiarato che il patto con Rn, per presentare candidati comuni, si farà nei tempi. A chi lo accusa di correre con gli estremisti Ciotti risponde: “La sinistra, anche quella più radicale, si unisce perché non può farlo la destra? Sono i nostri elettori a chiedercelo, quando giro per strada incontro tanti cittadini che mi chiedono perché i partiti della destra non si uniscono”. Ciotti ha anche rivendicato il fatto di essere l’apripista nell’apertura al Rassemblement national: “È una scelta coraggiosa che però andava presa, correre da soli ci condannerebbe all’impotenza, negli ultimi 20 anni il mio partito ha avuto un ruolo marginale nella politica francese, questo deve cambiare”.
Eric Ciotti : «Je me présente avec l’étiquette de ma famille politique, Les Républicains, et je me présente avec l’étiquette de mes convictions, celles d’un homme de droite», dans #Facealinfo pic.twitter.com/DRNHswVplk
— CNEWS (@CNEWS) June 12, 2024