Bruxelles – L’ingresso del Parlamento europeo a Bruxelles ‘colorato’ per richiamare l’attenzione su pratiche e modelli nemici di ambiente e sostenibilità. Nella capitale dell’Ue il blitz, sventato, di quattro giovanissimi attivisti che hanno preso di mire le porte dell’istituzione direttamente eletta dell’Unione europea. Con vernice arancione hanno lasciato impronte della mani sulle saracinesche d’entrata, e iniziato a scrivere ciò che doveva essere lo slogan, il loro appello disperato: “Help the planet” (Aiuta il pianeta), non completato per l’arrivo delle forze dell’ordine che hanno fermato i pennelli prima che la dimostrazione fosse terminata.
All’arrivo degli agenti di polizia, chiamati dai servizi di sicurezza dell’europarlamento, i giovani hanno tentato di opporre resistenza passiva restando seduti. Sono stati uno dopo l’altro caricati ‘di peso’ sulla camionetta e trasferiti in commissariato.
Gli attivisti hanno agito quasi indisturbati per via dell’attività parlamentare sospesa in vista delle elezioni europee. Con l’ingresso chiuso al pubblico anche gli addetti alla sorveglianza sono di fatto assenti, e questo ha permesso di avere a disposizione più tempo e migliori condizioni per la dimostrazione. I servizi dell’istituzione Ue hanno immediatamente provveduto a pulire l’ingresso che affaccia su place du Luxembourg.
Per il Parlamento si tratta di un anche di un brutto colpo alla propria immagine e reputazione: il fatto che si sia scelto di colpire proprio l’istituzione Ue indica che tra i giovani c’è chi ritiene che non si faccia abbastanza per il contrasto ai cambiamenti climatici.