Bruxelles – Un accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Giappone si deve stipulare “possibilmente entro la fine dell’anno”. È l’auspicio che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, lancia da Tokio dove si è recato in occasione del 23esimo summit Ue-Giappone. “Accanto al Ttip”, l’accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, quello con il Paese nipponico “è una delle nostre iniziative commerciali più grandi e più importanti, con benefici per entrambe le parti”, afferma Juncker che chiede di “essere ambiziosi”, puntando a “l’eliminazione delle tariffe e delle relative misure non tariffarie, ad aprire i servizi, gli investimenti e gli appalti pubblici nella piena tutela delle indicazioni geografiche”. Secondo il presidente questo accordo commerciale “ha bisogno di velocità e sostanza”, e fino ad ora “i progressi sono stati troppo modesti”.
L’obiettivo è dunque riuscire ad arrivare a una conclusione delle trattative, iniziate il 25 Marzo 2013 , entro la fine dell’anno o, in caso contrario, “nei primi mesi del 2016”, perché “la velocità è importante, ma sostanza e qualità sono più importanti”. Riferendosi all’incontro avuto con il primo ministro Shinzo Abe, Juncker ha detto che le due parti hanno discusso “di come accelerare i colloqui”, con l’Europa che ha presentato “un piano d’azione in cinque punti”, che ora dovrà essere esaminato con attenzione da Tokio. “Ci aspettiamo”, ha concluso Juncker, che “il Giappone affronti la questione e faccia progressi concreti”. Un invito che il Giappone sembra intenzionato a raccogliere: “Abbiamo concordato di accelerare i negoziati, puntando a raggiungere un accordo di base entro l’anno ma tenendo in conto sia la velocità che la qualità”, ha confermato il premier giapponese, Shinzo Abe.
Intanto, sempre in campo economico, Ue e Giappone hanno siglato un accordo sul 5G, la prossima generazione della banda larga per apparecchi telefonici. L’intesa consentirà di lavorare verso un approccio e norme condivise in materia, di individuare nuove frequenze per lo spettro e di cooperare sulle future applicazioni di questa tecnologia in settori quali le automobili connesse o la sanità on-line. In parallelo, l’Ue e il Giappone hanno anche deciso di approfondire la loro collaborazione su ricerca e innovazione istituendo anche un meccanismo di finanziamento comune, che faciliterà il finanziamento dei progetti congiunti di ricerca e innovazione e una più stretta collaborazione negli aspetti strategici, come la scienza aperta.