Bruxelles – Dopo voci che si inseguono da mesi, ora la decisione sarebbe presa: l’ex primo ministro britannico Tony Blair si sarebbe dimesso dal suo incarico di inviato del Quartetto per il Medio Oriente. È quanto riportano fonti diplomatiche citate dalla stampa israeliana, secondo cui Blair avrebbe comunicato la decisione con una lettera scritta al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare a ore e la decisione dovrebbe diventare effettiva dalla fine di giugno. A motivare la scelta sarebbe stata la “frustrazione” provata dall’ex premier britannico per la limitata autorità del suo mandato.
Per quasi otto anni Blair è stato delegato del Quartetto formato da Onu, Stati Uniti, Ue e Russia, con l’obiettivo di aiutare lo sviluppo dell’economia e delle istituzioni palestinesi per preparare così il terreno per la costruzione di uno Stato Palestinese. I risultati della sua attività sono però stati criticati da più parti, tanto che l’Organizzazione per la liberazione della Palestina commenta la sua decisione di abbandonare con un laconico: “L’impatto che ha avuto nella risoluzione del conflitto è stato minimo” e “le dimissioni sono arrivate troppo tardi”.
Secondo quanto riportato, Blair sarebbe comunque intenzionato a rimanere attivo sulla questione Medio Orientale, giocando un ruolo “informale” verso una possibile soluzione al conflitto israelo-palestinese.