Bruxelles – L’aveva detto e l’ha fatto. Promessa mantenuta quindi per il presidente francese, Emmanuel Macron, che in un video postato su X (ex Twitter) ha risposto ad alcune domande sul futuro dell’Europa. Il numero uno dell’Eliseo aveva tenuto alla Sorbona un discorso, di quasi due ore, su quale dovesse essere la strada da intraprendere per l’Ue. Al termine, vista l’importanza della tematica e la difficoltà di alcuni argomenti trattati, Macron aveva invitato i cittadini francesi a porgli delle domande sui social a cui avrebbe poi risposto. Tante le questioni a cui il presidente francese ha scelto di rispondere: dalla politica agricola europea, al sostegno militare all’Ucraina passando anche per argomenti più leggeri come il futuro di Kylian Mbappé.
Poco meno di venti minuti di video in cui Macron, con uno stile amichevole ma non superficiale, ha risposto ad alcune delle domande postegli. A chi chiede perché oggi l’Europa è in pericolo il presidente francese ricorda la guerra in Ucraina e la lotta al cambiamento economico, a chi chiede dell’avanzata delle destre radicali Macron risponde di non stigmatizzare gli elettori, ma i politici che giocano sulla paura della gente. Alla domanda critica su quanto faccia l’Ue in materia d’agricoltura, il presidente ricorda, con tanto di grafico in mano, come la Francia sia il Paese ad aver ottenuto più soldi di tutti dalla Pac.
Alle risposte sulle questioni più serie seguono quelle su argomenti più leggeri. Un utente di Shorts chiede al presidente francese se il patto d’amicizia tra Francia e Germania è ancora in vigore. Macron risponde affermativamente in tedesco allegando una risposta in francese, in stile TikTok, del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Rilevante anche la risposta alla questione sul futuro della star del pallone Kylian Mbappé, che lascierà il Psg in estate. Macron ha detto di contare sul Real Madrid (dove con ogni probabilità si trasferirà il 10 dei les bleus) per liberarlo sia per l’Europeo che per le Olimpiadi.
— Bundeskanzler Olaf Scholz (@Bundeskanzler) May 11, 2024
A riguardo dei giochi olimpici le nazionali, a partire dal 1996, hanno il diritto a convocare un massimo di tre giocatori fuoriquota, ovvero con più di 23 anni. Quasi tutti gli Stati rinunciano a sfruttare i calciatori più esperti per lasciare ai giovani la vetrina delle Olimpiadi. Negli anni sono stati soprattutto Brasile e Argentina a sfruttare i fuoriquota con le convocazioni di: Simeone (1996) e Riquelme (2008) per l’Albiceleste mentre la Selecao ha richiamato: Ronaldinho (2008), Thiago Silva (2012) e un appena ventiquattrenne Neymar (2016). La Francia ad oggi non ha mai ricorsa ai fuoriquota. Le olimpiadi in casa unite al rapporto, anche personale, tra Macron e Mbappé, potrebbero portare il venticinquenne fuoriclasse a vestire la maglia della nazionale anche ai giochi olimpici.