Roma – “Il completamento dell’Unione Europea, con la piena integrazione in essa dei Balcani, costituisce certamente un traguardo”. Lo sostiene il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi si è recato in visita a Belgrado, in Serbia, e domani sarà in Montenegro. Per il capo dello Stato, “il futuro della Serbia”, al pari dell’Italia, “è in Europa, alla quale entrambe appartengono per storia, cultura, valori”.
Mattarella ha sottolineato poi come “la Serbia, in un momento in cui sarebbe stato facile ascoltare le sirene dell’euroscetticismo”, ha scelto invece di “assegnare priorità assoluta al proprio percorso europeo, con un’evoluzione politica di grande portata”. Il riferimento è tanto alle “complesse riforme operate”, quanto all’avvio dello “storico dialogo per la normalizzazione dei rapporti con Pristina” dopo la secessione del Kosovo.
L’inquilino del Colle prende “atto dei limiti temporali recentemente menzionati dalla Commissione” europea – l’annuncio fatto dal presidente Jean Claude Junker a inizio mandato, che escludeva ogni nuova adesione per i prossimi cinque anni – ma, a suo avviso, “dobbiamo fare in modo che ciò non si traduca in uno stallo prolungato”, perché ciò potrebbe provocare “disaffezione nei confronti dell’Europa da parte dei Paesi candidati”.