Bruxelles – Via libera definitivo alla legge sull’industria a zero emissioni nette, più nota come ‘Net Zero Industry Act‘. A larga maggioranza (361 voti favorevoli, 121 contrari e 45 astensioni) l’Aula del Parlamento ha approvato il regolamento che intende rafforzare la produzione delle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione, rispondendo agli obiettivi di clima ed energia incardinati nel Green Deal.
Il regolamento, già concordato informalmente con il Consiglio, fissa per l’Unione europea l’obiettivo di produrre il 40 per cento del suo fabbisogno annuo di tecnologie a zero emissioni nette entro il 2030, sulla base di piani nazionali per l’energia e il clima (Pnec) che ogni Stato dovrà mettere a punto, e di raggiungere il 15 per cento del valore del mercato globale per tali tecnologie. I piani nazionali che i governi sono chiamati redigere dovranno inoltre prevedere meccanismi che facciano sì che le famiglie e i consumatori passino più rapidamente a tecnologie come i pannelli solari.
In questo percorso di produzione sostenibile si prevede la creazione di speciali ‘Zone di accelerazione a zero emissioni nette’, che beneficeranno di un processo di autorizzazione veloce, delegando agli Stati membri parte della raccolta di informazioni per le valutazioni ambientali. Le procedure di appalto pubblico e le aste per la diffusione di fonti di energia rinnovabili dovranno comunque soddisfare criteri di sostenibilità che la Commissione europea dovrà definire in dettaglio successivamente all’entrata in vigore del regolamento. Le tecnologie che saranno sostenute comprendono tutte le tecnologie rinnovabili, il nucleare, la decarbonizzazione industriale, la rete, le tecnologie di stoccaggio dell’energia e le biotecnologie.
“Questo voto è una buona notizia per l’industria europea e definisce il tono della prossima legislatura”, sottolinea il relatore del provvedimento Christian Ehler (Ppe), soddisfatto anche perché il regolamento sull’industria a zero emissioni nette è in linea con le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa. Nello specifico, l’atto riflette la proposta 3 (misure 1, 3, 5, 6), la proposta 11 (misura 1), la proposta 12 (misura 5), la proposta 17 (misura 1) e la proposta 18 (misura 2), che mirano collettivamente a promuovere un quadro energetico sostenibile, resiliente e indipendente all’interno dell’Ue.