Bruxelles – Mentre a Bruxelles si discute della possibilità di introdurre un sistema di quote per condividere gli oneri dell’accoglienza dei migranti tra i Paesi Ue, a Mouscron, un paesino al confine tra Francia e Belgio, ci si prepara alla costruzione di un muro di oltre due metri per impedire il passaggio di rom da uno Stato all’altro. La storia, che sta facendo molto rumore sulla stampa belga, ruota intorno alla costruzione, nel comune francese di Wattrelos, molto vicino al confine con il Belgio, di un campo rom da ventiquattro roulottes che a quanto pare i belgi non vogliono proprio vedere.
“Abbiamo chiesto che sia costruito un muro attorno al campo dal lato della frontiera belga. Così le persone non potranno avere accesso immediato al Belgio: dovrebbero fare il giro e quindi non verrebbero sistematicamente”, ha spiegato nel week end il sindaco di Mouscron, Alfred Gadenne alla stampa belga, specificando che “lo scopo non è di nascondere le persone ma di mettere in piedi un dispositivo di sicurezza” per rispondere alle inquietudini dei cittadini. “Il problema è che la Francia abbia deciso di mettere questo campo così vicino a casa nostra”, ha anche lamentato il sindaco, secondo cui “i cittadini di Mouscron sono già abbastanza vittime di furti e infrazioni da parte di questa Gens du voyage” (appellativo francese “politically correct” per indicare i rom).
Visto il polverone sollevato con l’idea di quello che è già stato definito come un “muro anti-rom” in queste ore il sindaco di Mouscron sta facendo marcia indietro e sottolineando che il muro è “un progetto francese”, partito dalla municipalità di Wattrelos e nemmeno troppo gradito ai belgi. Dal canto suo il vice-sindaco del comune francese, Henri Gadaut, ha definito il muro come una “semplice palizzata, aggiunta al progetto di area d’accoglienza per rispondere alla richiesta dei cittadini sia francesi che belgi”, non tanto per nascondere il campo alla vista ma perché i rom nel campo avevano “troppa poca intimità”. Si tratta insomma, secondo i francesi, di evitare quell’inconveniente che tutti sperimentiamo quando “andiamo in un campeggio per le vacanze e abbiamo i vicini troppo vicini e loro ci vedono e noi li vediamo”. Chissà se 2,4 metri di cemento basteranno a preservare questo bisogno di intimità.