Bruxelles – La Bei per la difesa inizia a prendere forma. La Banca europea per gli investimenti è pronta a rivedere il suo raggio d’azione, come richiesto dai leader dell’Ue, attraverso l’aggiornamento della definizione di tecnologia a duplice uso (dual-use) civile e militare, così da erogare più prestiti a sostegno delle piccole e medie imprese del settore. Una decisione annunciata in occasione della riunione dell’Ecofin a Lussemburgo, che apre la strada a un nuovo paradigma.
La Bei non può finanziare il settore della difesa, e la chiave di volta sta tutto nel concetto di ‘dual-use’. Tutti i beni e le infrastrutture a uso civile che possono essere convertite a uso non civile (quali valvole, pompe, calcolatori, materiali elettronici, sensori e laser, materiale avionico, navale, aerospaziale, macchinari, veicoli, sostanze chimiche, metalli, impianti elettrici) da adesso in poi potranno essere sostenute ancora di più. A partire dall’1 maggio verranno istituiti una Task Force e uno ‘sportello unico’ per snellire i processi del Gruppo Bei e accelerare così gli investimenti e l’accesso ai 6 miliardi di euro destinati a progetti in questo settore.
Parallelamente la Bei aggiornerà le proprie regole per il finanziamento delle Pmi nel settore della sicurezza e della difesa. “Ciò aprirà linee di credito dedicate per un gran numero di piccole imprese e startup innovative, che necessitano di finanziamenti per progetti a duplice uso”, sottolinea l’istituto di credito di Lussemburgo, su cui si inizia a ragionare in termini di maggiore potenza di fuoco e, quindi, di liquidità.
Per sostenere tutte queste nuove iniziative senza gravare sulla solidità finanziaria dell’organismo, e quindi senza intaccare il suo rating di tripla A, potrebbero servire più risorse. L’Italia in tal senso è a favore. “Noi non escludiamo una ricapitalizzazione della Bei“, scandisce il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al termine dei lavori dell’Ecofin. “Ma siamo in tanti a dover decidere”, aggiunge, lasciando intendere che il consenso va trovato tra tutti gli Stati membri, azionisti della Bei.
Presto, in sostanza, per una decisione. Ma il tema si pone e “se ne parlerà a giugno” in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo, continua il titolare del Tesoro. In quell’occasione la presidente della Bei, Nadia Calviño, presenterà ai leader il piano per “razionalizzare l’uso delle risorse per la difesa”, spiega Giorgetti alla stampa.