Bruxelles – Fermare l’abbattimento di ulivi in Salento finchè l’Europa non avrà trovato risposte scientifiche al problema della Xylella Fastidiosa. E’ quanto chiederanno PeaceLink e Verdi europei alla Commissione europea questo mercoledì, in occasione dell’incontro fissato con Vytenis Andriukaitis, il commissario per la Salute e la sicurezza alimentare titolare del dossier in Parlamento. Si vuole “congelare” l’esecuzione delle decisioni dell’esecutivo comunitario fino al termine della conduzione di nuove ricerche e indagini che possano dire con chiarezza cosa sta falcidiano le piante nella regione del Mezzogiorno, perchè ci sono diversi punti ancora tutti da chiarire. In primo luogo la Xylella fastidiosa riscontrata in Italia è di una famiglia diversa rispetto a quella che ha colpito la California e al centro della giurisprudenza comunitaria. Questo dovrebbe indurre a considerare il fenomeno in maniera diversa. In secondo luogo bisognerebbe coinvolgere batteriologi, mentre finora sono stati mobilitati solo virologi. Un errore, a detta dell’associazione. Tutto questo verrà dunque portato all’attenzione della Commissione tra due giorni, nell’intento di convincere la Commissione che prima di ricorrere all’eradicazione delle piante serve valutare altre vie da percorrere.
I suggerimenti sono quelli stilati già da FederBio, la federazione italiana dell’agricoltura biologica. si chiede – tra le varie cose – di valutare la possibilità di “autorizzare in deroga” sostanze attive regolarmente autorizzate e registrate contro il vettore Philaenus spumarius e contro la Xylella fastidiosa, o di intraprendere tutte quelle azioni e tecniche agronomiche “preventive e curative” che non adottano o riducono l’uso di insetticidi o fungicidi”, o ancora per le piante ‘storiche’ di prevedere come “misura alternativa obbligatoria”, l’isolamento delle stesse con reti anti-insetto.
“La Commissione europea si faccia promotrice di una ricerca su larga scala che chiarisca una volta per tutte se la causa prima del disseccamento degli ulivi del Salento sia esclusivamente la Xylella fastidiosa e su quale sia il ruolo effettivo delle concause”, la rappresentante di Peacelink a Bruxelles, Antonia Battaglia, e la co-presidente del Partito dei Verdi europei, Monica Frassoni. “Nel frattempo, è fondamentale che si valutino senza restrizioni e in modo approfondito le misure alternative al taglio degli alberi, peraltro già operative”. Allo stato attuale, continuano, “esistono validi mezzi tecnici ed azioni di controllo per contenere il contagio e per far fronte al disseccamento degli ulivi, quali reti anti-insetto e vari trattamenti che rispettano l’agricoltura biologica”. Da qui l’appello affinchè la Commissione europea “organizzi una nuova missione in loco dei suoi servizi competenti, e questa volta – sottolineano Battaglia e Frassoni – chiediamo che venga inclusa anche la visita dei luoghi nei quali gli agricoltori ritengono di aver guarito le piante”, così da “avere una visione completa della situazione, evitando di basarsi su una documentazione scientifica incompleta e su scelte di natura ideologica”.