Bruxelles – Via libera della Commissione europea alla modifica del piano di aiuti italiano per il Friuli Venezia Giulia nel contesto della mitigazione delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina. L’esecutivo comunitario ha approvato le richieste di aggiornamento al regime italiano esistente da 100 milioni di euro, che si traduce in un aumento di bilancio di 150 milioni di euro – portando così a 250 milioni di euro il totale della misura – per sostenere le imprese dei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura nella regione.
La modifica del regime è stata approvata nell’ambito del quadro temporaneo per la crisi e la transizione sugli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
L’Italia ha notificato a Bruxelles le misure a sostegno del Friuli Venezia Giulia a inizio 2022, con l’esecutivo comunitario che ha dato il proprio benestare il 22 aprile 2022. Nell’ambito del regime di sostegno, gli aiuti assumono la forma di sovvenzioni dirette e prestiti agevolati per le imprese attive nei settori agricolo (compresa la produzione primaria, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli), forestale, della pesca e dell’acquacoltura.
A seguito delle richieste italiane di non solo prorogare il regime ma anche di accrescerlo in portata, la Commissione europea ha concluso che il regime modificato “resta necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro” a causa delle conseguenze prodotte dalla guerra tra Russia e Ucraina. Inoltre le regole risulta compatibile con le regole comunitarie.