Bruxelles – La Grecia annuncia un rimpasto della squadra dei tecnici chiamati a trovare un’intesa con i creditori internazionali. Una decisione che arriva dopo le critiche al ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, accusato nei giorni scorsi di non essere all’altezza della situazione.
Secondo la stampa greca in queste ore Varoufakis ha incassato il sostegno del capo dell’esecutivo, Alexis Tsipras, che allo stesso tempo ha deciso di non confermare parte dei negoziatori. La decisone è giunta nel corso dell’ultima riunione del consiglio dei ministri. A guidare la squadra non sarà più Nikos Theocharakis, uomo di fiducia di Varoufakis, ma George Chouliarakis, vicino al vice primo ministro Yannis Dragasakis. Chouliarakis ha partecipato come esperto ai negoziati condotti dal precedente governo e gode della fiducia di di Bruxelles.
La Commissione europea, istituzione appartenente al gruppo dei creditori, accoglie però la notizia tiepidamente. “Chiunque negozi deve avere il mandato per farlo”, il commento di Annika Breidthardt, portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari. “Non conta tanto la persona, quanto le sue competenze”. Una reazione che non sorprende. Troppo spesso il team di negoziatori ellenico è stato criticato per la carenza di documenti, di informazioni e dati in occasione degli incontri tecnici. Non solo. Da quando si è insediato Alexis Tsipras gli interlocutori ellenici, a livello tecnico, sono cambiati più volte, e non sempre chi era autorizzato a parlare con i creditori aveva anche la facoltà di prendere decisioni. “L’opinione comune è che servano progressi, e rapidamente”, aggiunge Breidthardt, che preferisce guardare alla sostanza. “Non commentiamo sul cambio dei negoziatori, ma come detto chiunque essi siano devo avere mandato pieno per permettere passi avanti” nel sempre più delicato processo negoziale.
Oggi ci sarà una teleconferenza tra i rappresentanti di Atene e quelli delle parte interessate, per poi eventualmente procedere a riunioni fisiche entro la fine di questa settimana. Un calendario pre-stabilito non c’è. La Commissione ricorda che l’Eurogruppo è pronto a riunirsi in via straordinaria in ogni momento, a patto che ve ne siano le condizioni. Condizioni che a oggi non ci sono, visto che la sola riunione in programma è quella ordinaria dell’11 maggio. L’auspicio è che il nuovo team negoziale deciso ad Atene possa accelerare un processo allo stato dei fatti piuttosto in ritardo.