Bruxelles – Gli Stati Uniti sono “molto delusi della proposta della Commissione europea che mira a permettere agli Stati membri di bandire a livello individuale degli Ogm che erano stati rintenuti sicuri per il consumo e per l’ambiente dagli organismi scientifici dell’Ue”. Nella conferenza stampa al ternime del nono round di negoziazioni sul Ttip, il trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, il capo negoziatore statunitense, Dan Mullaney, entra a gamba tesa nel dibattito in Europa sulla norma appena proposta dall’esecutivo comunitario che riguarda gli organismi geneticamente modificati. “Siamo contenti che la Commissione stia su applicazioni biotech che attendono autorizzaizone da tempo”, ha detto riferendosi alle 19 ultime autorizzazioni, ma “questo non rimedia al fatto che voglia bandire prodotti ritenuti sani”, e molti dei quali arrivano proprio dal mercato Usa. “Stiamo ancora studiando la proposta e le sua implicazioni”, ha concluso Mullaney, che si è augurato che Bruxelles “rispetti le nostre decennali regole sul commercio”
Lo stesso rappresentante per il Commercio statunitense, Michael Froman, giorni fa si era lamentato della proposta che a suo avviso, “dividendo l’Ue in 28 mercati separati per la circolazione di alcuni prodotti, sembra in contrasto con l’obiettivo di approfondire il mercato interno dell’Europa”. “In un momento in cui gli Stati Uniti e l’Unione europea stanno lavorando per creare ulteriori opportunità di crescita e l’occupazione mediante il Ttip”, aveva aggiunto Froman, “non è costruttivo proporre questo tipo di azione restrittiva”.
Il negoziatore europeo, Ignacio Garcia Bercero, ha provato però a gettare acqua sul fuoco assicurando che la proposta della Commissione “in nessun modo minerà le negoziazioni con gli Stati Uniti”, e che pur dando la possibilità “di vietare gli Ogm per altre legittime ragioni” non collegate alla salute, questi eventuali bandi “devono essere comunque non discriminatori e compatibili con le regole internazionali”.