Bruxelles – Italo addio. Prima americana, poi svizzera, infine elvetico-statunitense. Quel che è certo è che la compagnia ferroviaria attiva nell’alta velocità smette definitivamente, in modo ufficiale e una volta di più, di essere principalmente italiana e comunitaria. La Commissione europea dà il via libera all’acquisizione del controllo congiunto agli svizzeri di Msc e agli statunitensi di Global Investment. Saranno questi due gruppi a gestire l’azienda fondata nel 2006 da Luca Cordero di Montezemolo, Gianni Punzo, Diego Della Valle e Giuseppe Sciarrone.
Nel 2018 Ntv era già stata ceduta a Global Investment, con tanto di beneplacito dell’esecutivo comunitario. Poi a ottobre 2023 l’arrivo di Msc, che rileva ciò che dell’italianità rimaneva del trasporto passeggeri alta velocità alternativo a Trenitalia acquisendo il 50 per cento del pacchetto azionario. Adesso il nuovo assetto. In base alla proposta di operazione notificata alla Commissione Ue, Msc manterrà il 49,23 per cento delle azioni, mentre Global Investment il 34,38 per cento. Italo-Ntv è dunque all’83,61 per cento in mano a operatori extra-Ue.
Tuttavia resta, sia pur formalmente, un pezzo di Unione europea, poiché Msc controllerà la compagnia attiva nel trasporto ferroviario alta velocità attraverso Sas – Shipping Agencies Services, holding di Msc con sede in Lussemburgo. Sas opera nel settore dei servizi di trasporto marittimo di container, crociere oceaniche, servizi di trasporto marittimo di passeggeri, servizi di operatori turistici e di agenzie viaggi. Global Investments è invece investitore infrastrutturale nel settore dell’energia, dei trasporti, del digitale, dell’acqua e dei rifiuti.
Le nozze tra questi due gruppi così diversi tra loro ha indotto l’Antitrust comunitario a ritenere che la proposta di operazione commerciale non comporti problemi per il funzionamento del mercato interno né per la concorrenza del settore in cui è attivo Italo. Da qui il via libera, arrivato dopo nemmeno un mese di verifiche. La richiesta di concentrazione è stata depositata e registrata a Bruxelles il 2 febbraio.