Bruxelles – Fallisce il tentativo italiano di portare a Roma la nuova autorità europea per la lotta al riciclaggio. Nella gara tra le nove città candidate, alla fine la spunta Francoforte: con una votazione congiunta, le delegazioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Ue hanno scelto la città tedesca che diede i natali a Goethe.
L’Amla “giocherà un ruolo chiave nella lotta alle attività finanziarie illecite nell’Ue. Con più di 400 dipendenti, comincierà il suo lavoro a metà del 2025“, ha annunciato la presidenza belga del Consiglio dell’Ue a scrutinio concluso.
È la prima volta nella storia delle agenzie Ue che il Parlamento e il Consiglio hanno concordato su un piano di parità la città ospitante, a seguito di una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea in tal senso. I governi delle nove candidate – Roma, Vienna, Vilnius, Riga, Francoforte, Dublino, Madrid, Bruxelles e Parigi – avevano presentato il loro progetto in un’audizione congiunta lo scorso 30 gennaio.
La delegazione italiana, composta dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, aveva proposto una sede da 17 mila metri quadri all’Eur dedicata unicamente all’Amla, puntando sulla vicinanza all’aeroporto di Fiumicino e su una serie di servizi agevolati e opportunità per i futuri dipendenti e le loro famiglie. Oltre che sul know-how italiano acquisito negli anni nel settore dell’antiriciclaggio.