Bruxelles – L’episodio dei dodici i cristiani che sono stati gettati in mare da un gruppo di musulmani durante la traversata dalla Libia alla Sicilia ha suscitato lo “l’orrore” nelle eurodeputate Patrizia Toia (Pd) e Lara Comi (Pdl). Testimoni hanno raccontato che durante la traversata quindici musulmani avrebbero prima minacciato i cristiani in minoranza e poi sarebbero passati all’azione gettandoli giù dal gommone. I presunti responsabili del gesto sono stati sottoposti a fermo di polizia e accusati di omicidio plurimo, aggravato dall’odio religioso.
“Allo sgomento di fronte al dramma degli sbarchi e delle tragedie che li accompagnano, si aggiunge l’orrore della notizia di dodici cristiani morti perché gettati in mare dagli stessi compagni di sventura musulmani, in seguito ad una lite nata per motivi religiosi”, ha dichiarato Toia secondo cui “se la tragedia degli sbarchi di persone disperate si alimenta anche di odio e di intolleranza, al posto della solidarietà per un destino comune, siamo di fronte a uno scenario ulteriormente drammatico”.
Secondo Comi “l’episodio dei cristiani gettati in mare per motivi religiosi da migranti musulmani parla da solo. Qui non è questione di disperazione. Qui c’è mezzo gommone che butta a mare l’altra metà, cioè quella costituita da cristiani. Si tratta di un fatto, se verificato, di gravità inaudita e di uno scenario illuminante. Accoglienza non può voler dire accettare tutto, anche l’orrore”.