Bruxelles – Un voto che anticipa i lavori della prossima legislatura a Bruxelles, preparando il terreno a uno dei dossier su cui il Parlamento Europeo si è più esposto in questi cinque anni: la sicurezza dei giocattoli. Con il via libera all’unanimità (37 voti a favore), la commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco) dell’Eurocamera ha adottato oggi (13 febbraio) la sua posizione sulla proposta di aggiornamento delle norme dell’Unione in materia di sicurezza dei giocattoli, fissando i paletti per sfide emergenti come il maggiore utilizzo delle tecnologie digitali e l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale per l’interazione con i bambini.
Seguendo la proposta della Commissione Ue del 28 luglio dello scorso anno, la posizione degli eurodeputati (che ora attende l’approvazione definitiva in una delle prossime sessioni plenarie) conferma il divieto di sostanze chimiche nocive cancerogene e mutagene o tossiche per la riproduzione, per il sistema endocrino, respiratorio e per organi specifici. Come aveva spiegato l’esecutivo Ue, si tratta di sostanze chimiche “particolarmente dannose per i bambini” dal momento in cui “potrebbero interferire con i loro ormoni, il loro sviluppo cognitivo o più in generale avere un impatto sulla loro salute”. Parole confermate dalla relatrice per il Parlamento Europeo, Marion Walsmann (Ppe): “Nella stanza di un bambino non c’è posto per giocattoli non sicuri, il testo aggiornato ne rafforza l’individuazione, soprattutto quelli provenienti da Paesi terzi“.
Ma nell’aggiornamento della direttiva risalente al 2009 è di particolare rilevanza il fatto che il nuovo Regolamento si focalizzi soprattutto sulla sicurezza, protezione e privacy nella progettazione dei giocattoli con consistenti componenti digitali. Più nello specifico quelli dotati di intelligenza artificiale dovranno essere conformi alla nuova legislazione dell’Unione che – secondo l’Atto Ue sull’Ia in fase di ultimazione – li classifica come tecnologie ad alto rischio e li sottopone a valutazioni di terzi, gestione del rischio, trasparenza e supervisione umana. Per rispondere alle costanti richieste del Parlamento Ue sulla sicurezza dei giocattoli connessi a Internet, la Commissione ha previsto anche una valutazione di conformità da parte di terzi per i giocattoli che presentano funzioni interattive sociali (come parlare o filmare): la valutazione di sicurezza dovrà prendere in considerazione i rischi per la salute, inclusa quella mentale, “per garantire gli standard più elevati per il benessere dei bambini”. Infine dovranno essere rispettate le norme sulla sicurezza generale dei prodotti recentemente aggiornate, come quelle in materia di vendite online, di segnalazione degli incidenti, e di diritto dei consumatori all’informazione e ai rimedi.
Infine, la posizione degli eurodeputati sul nuovo Regolamento Ue conferma l’introduzione di passaporti digitali per ogni giocattolo – la cui responsabilità è dei produttori – “che descrivano in dettaglio la conformità alle norme pertinenti”. Questa introduzione da parte della Commissione Ue è stata confermata nell’ottica di migliorare la sorveglianza del mercato e di rafforzare le ispezioni doganali alle frontiere, mentre per i consumatori dovrebbero essere previste modalità di facile accesso alle informazioni sulla sicurezza, come per esempio tramite un codice Qr. Tutte queste indicazioni dovranno ora passare dall’approvazione in sessione plenaria (la strada è in discesa considerato il voto in commissione) e costituirà poi il mandato negoziale del Parlamento Ue per i triloghi con i co-legislatori del Consiglio “dopo le elezioni europee del 6-9 giugno”, precisano gli stessi eurodeputati.