Bruxelles – La Commissione europea ha notificato a Google le accuse per abuso di posizione dominante sul mercato tramite il motore di ricerca e aperto formalmente una nuova indagine sui sistemi operativi Android sempre per violazione delle regole antitrust.
Sui servizi di ricerca l’accusa è di favorire sistematicamente il proprio servizio di acquisti online rispetto a quello dei concorrenti “limitando la concorrenza e danneggiando i consumatori”. Su questa indagine, già in corso da tempo e su cui erano trapelate già diverse indiscrezioni, Bruxelles ha inviato una comunicazione formale sugli addebiti, il primo passo formale per permettere alle parti interessate di difendersi dalle accuse, prima di prendere una decisione definitiva. La società ha ora l’opportunità di rispondere entro dieci settimane e chiedere un’audizione formale. Per la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, “tutte le strade sono aperte”, e quindi anche quella di una possibile multa fino a 6 miliardi, ovvero al 10% delle entrate annuali dell’azienda di Montain view, stimate nel 2014 per circa 60 miliardi.
Secondo la conclusione preliminare dell’indagine della Commissione avviata nel novembre 2010, Google “favorisce sistematicamente il proprio prodotto per gli acquisti comparativi (attualmente denominato “Google Shopping”) nelle sue pagine generali che mostrano i risultati delle ricerche”, e questo può “artificialmente deviare il traffico da servizi di acquisto comparativo concorrenti e impedire loro di competere sul mercato”. Google resta un sito privato eppure per l’esecutivo comunitario non può avere la libertà di favorire un proprio prodotto perché, ha spiegato la Vestager, “quando si ha una posizione dominante sul mercato, che de facto è un posizione monopolistica, si ha una responsabilità, un potere, e se si usa questo potere per promuovere un proprio prodotto ebbene si sfrutta la propria posizione dominate per restringere la concorrenza”, e “secondo noi ciò non dovrebbe succedere”.
Per quanto riguarda i sistemi Android la Commissione ha formalmente avviato un’indagine che intende capire se Google abbia concluso accordi anticoncorrenziali o se abbia abusato di un’eventuale posizione dominante nel campo degli smartphone e dei tablet.
Android è un sistema open-source che può essere liberamente usato e sviluppato da chiunque. La maggior parte dei produttori di smartphone e di tablet usano questo sistema operativo che viene venduto in combinazione con una serie di applicazioni e servizi proprietari di Google. La Commissione vuole capire se Google abbia violato le norme antitrust dell’Ue impedendo lo sviluppo e l’accesso al mercato di sistemi operativi, applicazioni e servizi mobili concorrenti con pratiche illecite.