Bruxelles – La missione europea Eulex per il sostegno alla creazione di uno Stato di diritto in Kosovo non sarebbe colpevole di aver coperto le accuse di corruzione che hanno visto coinvolti alcuni dei suoi membri. Questo è quanto emerge da un rapporto presentato dal professor Jean-Paul Jacqué, docente di legge ed esperto nominato dall’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini per far luce sulla questione. Il rapporto però non si addentra nello specifico delle accuse che saranno oggetto di una inchiesta.
Il caso era scoppiato quando il procuratore britannico Maria Bamieh aveva dichiarato che membri di Eulex si sarebbero stati fatti comprare accettando di chiudere, in cambio di tangenti, alcuni casi riguardanti omicidi e corruzione.
“Ho ricevuto il rapporto del professor Jean-Paul Jacqué riguardo alla revisione dell’attuazione del mandato di Eulex Kosovo, con un focus particolare sul trattamento delle recenti accuse e vorrei ringraziarlo molto per il suo lavoro”, ha dichiarato Mogherini. “In linea con la mia promessa di assicurare la massima trasparenza oggi ho inviato il rapporto al Parlamento europeo e agli Stati membri”, ha poi aggiunto, e il documento è disponibile anche online.
“Non è compito mio esprimere un giudizio riguardo alle accuse di complicità in questa faccenda, dato che questo è demandato all’inchiesta giudiziaria”, ha affermato Jacqué, il quale ha anche sottolineato come la missione Eulex abbia subito danni considerevoli in seguito alla vicenda, dal momento che “la sua credibilità è stata minata al punto che d’ora in poi le sue azioni saranno macchiate dal sospetto e ogni decisione in merito ad una condanna o ad un’assoluzione rischierà di essere criticata con nuove accuse di corruzione”.
Il professore ha aggiunto che “toccherà alle autorità competenti decidere sul futuro della missione”, rilevando tuttavia come “il sistema giudiziario kosovaro non sembri ancora in grado di far fronte alle sfide poste dalla corruzione e dalla criminalità organizzata ad essa collegata”. Mogherini ha invece concluso dichiarando che “il rapporto è sotto attento studio” al fine di “cercare il modo migliore per utilizzarne i suggerimenti”.