Bruxelles – Tik Tok è un “gatekeeper”, un colosso del web che di fatto controlla la rete. Il Tribunale dell’UE respinge il ricorso ByteDance, la società che controlla il noto social, perché “non ha dimostrato l’urgenza di un provvedimento provvisorio per evitare un danno grave e irreparabile”. Il 6 settembre scorso la Commissione europea ha stilato la lista dei principali operatori di internet che, per numero di utenti e fatturato, entro il 6 marzo di quest’anno dovranno conformarsi alla nuova legge dell’Unione europea sui mercati digitali. Vuol dire più libertà di mercato senza restrizioni per operatori e imprese più piccoli, pena il rischio multe salate fino al 10 per cento del fatturato totale mondiale dell’azienda, e fino al 20 per cento in caso di recidiva.
Contro questa decisione la casa che controlla Tik Tok ha presentato ricorso, a novembre 2023, per chiedere la sospensiva della decisione dell’esecutivo comunitario. Alla luce della documentazione prodotta, però, Bytedance non ha saputo dimostrare le proprie ragioni nella misura in cui “non ha dimostrato che esista un rischio concreto di divulgazione di informazioni riservate o che tale rischio possa dar luogo a un danno grave e irreparabile”.
Ora al gestore del social media, peraltro già messo al bando dai servizi della Commissione per uso interno, resta la possibilità di ricorrere alla Corte di giustizia dell’UE.