Bruxelles – Acque agitate nel Front National. Nella formazione di estrema destra francese è in atto uno scontro in famiglia tra la leader Marine Le Pen e suo padre, Jean-Marie, presidente onorario e fondatore del partito.
“Ho avviato una procedura disciplinare nei confronti di Jean-Marie Le Pen. Sarà convocato dalle istanze competenti del partito”: lo ha detto Marine, presidente del Front National, ieri sera al telegiornale di TF1. “Jean-Marie Le Pen – ha poi aggiunto Marine – dovrebbe dimostrare saggezza e trarre le conseguenze del disagio provocato mettendo fine alla sue responsabilità politiche”.
Nei giorni scorsi Marine aveva annunciato che si opporrà alla candidatura di Jean-Marie a presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, alle elezioni regionali in programma per il prossimo mese di dicembre. “Jean-Marie Le Pen sembra essere entrato in una spirale di terra bruciata e suicidio politico”, ha scritto in una nota motivando la sua presa di posizione, aggiungendo che a suo avviso l’obbiettivo del padre “è nuocermi”. “Lo status di presidente onorario non consente a Jean-Marie Le Pen di prendere in ostaggio il Front National con provocazioni il cui unico obiettivo sembra essere ferire me, ma sfortunatamente sono un colpo all’intero movimento, ai suoi quadri, ai suoi candidati, ai suoi sostenitori, ai suoi elettori”, prosegue la nota della leader del partito.
Il riferimento è all’ennesima controversa uscita di Jean-Marie che in una intervista al giornale Rivarol ha difeso il maresciallo Philippe Petain, l’uomo alla guida della Francia collaborazionista con i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Non solo, il fondatore del Front National ha anche polemizzato con il primo ministro Manuel Valls, nato in Spagna e nazionalizzato a 20 anni, affermando: “Siamo diretti da immigrati”.
“Madame Le Pen deve porsi la questione di sapere se quello che fa è utile” agli interessi che “pretende di servire”, è stato il commento del padre dopo lo scontro.