Bruxelles – Riformare il trasporto ferroviario delle merci, per completare il mercato unico e tradurre in pratica l’agenda di sostenibilità dell’Unione europea. Dal Comitato europeo delle regioni (CoR) arriva la proposta per la rivoluzione delle ferrovia europee, che passa attraverso “la creazione di un’entità regolatoria” che ponga fine ad una frammentazione che oggi e che impedisce quel passaggio delle merci dalla strada ai binari come richiesto nel parere sulle misure per un trasporto merci più ecologico.
Si tratta di incoraggiare il trasferimento del trasporto merci verso il sistema ferroviario, visto il suo “minore impatto ambientale ed energetico” rispetto al trasporto su gomma. Perché ciò sia possibile però occorre migliorare la gestione delle infrastrutture e ottimizzare i servizi ferroviari per rafforzare la competitività delle regioni e delle città dell’Ue e contribuire agli sforzi di decarbonizzazione. Questo implica, innanzitutto, stesse caratteristiche e requisiti dei binari, con uguale distanziamento tra una rotaia e l’altra.
E’ questo un elemento cardine della proposta di sindaci e presidenti di regione di tutta Europa, che risponde alla più ampia strategia dell’UE. Per migliorare l’interoperabilità della rete, i membri del Comitato chiedono che in tutta Europa venga rispettato lo scartamento ferroviario standard definito dall’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC), che stabilisce la distanza fra le due rotaie di un binario. Per questo motivo il CoR chiede “la creazione di un ente regolatore capace di garantire l’armonizzazione dei sistemi ferroviari (inclusi gli aspetti legati alla digitalizzazione) e una migliore distribuzione della capacità ferroviaria”.
Alla già esistente Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (ERA) si vuole dunque affiancare un nuovo organismo, sempre europeo, con poteri di normazione per il trasporti delle merci su rotaia. Solo così si può rimettere mano, in modo vincente e convincente, ad un settore tanto strategico quanto fondamentale. Il trasporto delle merci è la spina dorsale del mercato unico dell’UE, responsabile dell’approvvigionamento dei supermercati, delle fabbriche e dell’intero settore commerciale.
Ma c’è una parte più insostenibile: il trasporto merci è responsabile anche di oltre il 30 per centodelle emissioni di CO2 prodotte dai trasporti e, se non saranno adottate misure di decarbonizzazione, si prevede che le emissioni del settore aumenteranno del 25 per cento entro il 2030 e del 50 per cento entro il 2050. Ecco perché le Regioni d’Europa propugnano una riforma del trasporto su rotaia per una rivoluzione verde del mercato unico.