Il bilancio dei raid israeliani è di 15 morti, 3 bambini. I razzi di Hamas hanno ucciso 3 persone
Non una parola dall’Alto rappresentante agli affari esteri. Schulz: “Subito un cessate il fuoco”
Quindici morti, di cui 3 bimbi, e 130 feriti di cui 20 donne, 15 bambini e 6 in condizioni molto gravi. È questo il bilancio degli attacchi missilistici israeliani sulla striscia di Gaza secondo la Mezzaluna rossa palestinese. Tra gli israeliani le vittime sono 3, tutte nella città di Kiryat, dove un razzo di Hamas ha centrato un palazzo. Tra i morti palestinesi c’era anche una donna incinta e un membro dell’Onu, Marwan Abu El Qumsan, un insegnante di arabo alla scuola dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che ha il compito di fornire assistenza e protezione a una popolazione di circa 5 milioni di profughi palestinesi.
Immediata questa notte è stata la reazione dell’Onu che ha convocato un consiglio di sicurezza straordinario per discutere dell’escalation di violenze. Nella notte il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha telefonato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ribadendo il diritto di Israele a difendersi dai razzi di Hamas ma chiedendo di “fare ogni sforzo per evitare vittime civili”. Obama ha anche telefonato al presidente egiziano, Mohamed Morsi, affermando che il ruolo dell’Egitto è centrale nel preservare la sicurezza regionale. I due hanno convenuto sulla necessità di una de-escalation del conflitto nel più breve tempo possibile.
E l’Unione europea? Dopo 24 ore dall’inizio dei bombardamenti neanche una parola dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, Catherine Ashton (nella foto). Il suo ultimo intervento sulla questione risale a ben tre giorni fa quando, durante la sua visita al Cairo, aveva espresso la preoccupazione dell’Ue per i recenti episodi di violenze tra Gaza ed Israele e aveva lanciato un appello alle parti affinché si astenessero “da nuovi episodi che possano aggravare la situazione”. Da allora niente più.
Solo il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha preso posizione nel pomeriggio chiedendo un “immediato cessate il fuoco” e dichiarando: “Condanno l’escalation di violenza tra Hamas e Israele. Invito entrambe le parti a mostrare la massima moderazione e per evitare ulteriori perdite di vite. I civili di entrambe le parti stanno pagando il prezzo più alto in questo circolo vizioso di attacchi e ritorsioni”. Secondo Schulz “l’Unione europea resta impegnata in una soluzione a due Stati con israeliani e palestinesi vivono fianco a fianco in pace e sicurezza” per questo invita “le due parti ad astenersi dalla retorica bellicosa e controproducente e di tornare al tavolo dei negoziati”.
L’escalation in Medio Oriente è iniziata ieri (mercoledì) quando Israele ha ucciso nel pomeriggio, con una bomba sulla sua vettura, il comandante militare di Hamas, Ahmed Al-Jaabari, e poi ha effettuato numerose incursioni aeree nella Striscia di Gaza, anche da navi al largo nel Mediterraneo, in un’operazione denominata “Pilastro della Difesa”. Secondo quanto riferisce il portavoce dell’esercito israeliano sono circa 200 i siti colpiti dai bombardamenti israeliani sulla Striscia mentre sarebbero 250 i razzi sparati da ieri da Gaza verso Israele.
Per il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, le tensioni tra israeliani e palestinesi a Gaza sono “molto preoccupanti” e per questo “è necessaria e urgente un’azione che riduca le tensioni, dia sicurezza a Israele e restituisca un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza”.
Alfonso Bianchi